Synchron, azienda americana con sede a New York, ha realizzato un dispositivo che permette ai pazienti di interagire tramite un iPad, il tablet di casa Apple.
Un progetto davvero nobile e che è stato testato con estrema efficacia su Rodney Gorham, un cittadino a stelle e strisce che da anni sta lottando con la SLA, e che negli ultimi tempi ha perso l’uso della parola per via della degenerazione della stessa malattia. Grazie ad una serie di sensori denominati Stentrode, inseriti nella parte superiore del cervello attraverso un vaso sanguigno, Rodney è riuscito a tornare a parlare, o meglio, a comunicare, in maniera molto efficace: in poche parole il suo pensiero viene riportato attraverso lo schermo dell’iPad, e l’interlocutore riesce a capire al volo di cosa lo stesso paziente abbia bisogno. Come riferisce Hdblog.it, si tratta di un’operazione che non è per nulla invasiva, a differenza invece di altre soluzioni “simili”, ed inoltre lo stesso dispositivo viene controllato in modalità wireless tramite il Synchron Switch applicato sul torace del paziente. Si tratta di un dispositivo quindo molto efficace, prima di tutto per la sua semplicità di comunicazione, visto che è in grado di trasformare piccoli input in risposta. Secondariamente è un prodotto che si impianta molto facilmente, senza bisogno della neurochirurgia. L’impianto che è stato realizzato da Synchron ha l’obiettivo di essere permanente, di conseguenza è in grado di ovviare a problemi che hanno mostrato sensori simili e che rischiano invece di essere ricoperti da tessuto cicatriziale con la conseguenza che il segnale non viene più trasmesso.
Tom Oxley, cofondatore e CEO di Synchron, ha confermato a Semafor questo aspetto user friendly: “Una serie di sensori realizzati da Synchron chiamati “Stentrode” vengono inseriti nella parte superiore del cervello tramite un vaso sanguigno in una procedura minimamente invasiva. È controllato in modalità wireless utilizzando il Synchron Switch dal torace del paziente”. Semafor aggiunge: “Oxley ha affermato che le competenze necessarie per impiantare lo Stentrode sono comuni e che il livello di semplicità è la chiave della strategia aziendale dell’azienda. L’impianto di un dispositivo direttamente sul cervello richiederebbe la neurochirurgia, una disciplina con una carenza di medici”. “Siamo entusiasti dei prodotti iOS e Apple perché sono così onnipresenti – ha concluso il CEO di Synchron – e questo sarebbe il primo input di un interruttore cerebrale nel dispositivo”.
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