Un nuovo inquietante report di Kotaku spiega alcuni retroscena sullo sviluppo di Mass Effect Andromeda.
Il gioco di ruolo, ampiamente criticato per il suo comparto tecnico sottotono, risulta essere stato danneggiato da cambiamenti al team e alla tecnologia adoperata in corsa.
Oltre una dozzina di persone avrebbe lasciato BioWare durante lo sviluppo e in particolare il dipartimento delle animazioni non avrebbe ricevuto ricambi adeguati, mancando della forzalavoro necessaria per un progetto così grande.
Si sarebbe passati anche per un cambio di tecnologia, da 3D Studio Max a Maya, durante la pre-produzione, il che avrebbe causato la perdita di mesi e mesi di lavoro.
La scrittura di cut-scene e personaggi non sarebbe stata completata in tempo per l’outsourcing, ossia l’affidamento a squadre esterne, per la loro realizzazione, e quindi a queste sarebbe stato dato materiale in cui mancavano elementi di storia e sceneggiature – il che spiegherebbe l’inespressività in certe circostanze.
Parlando di grandezza, il gioco sarebbe stato anch’esso rivisto al ribasso, passando dal concept iniziale che prevedeva l’esplorazione di centinaia di pianeti ad appena 30 e poi addirittura solo 7.
Altre funzionalità tagliate prevedevano, tra l’altro, il viaggio spaziale libero. Alcuni team sarebbero persino stati messi in attesa, aspettando di capire se i compiti loro assegnati si sarebbero tradotti in feature effettivamente utili e utilizzate per il gioco finale.
In conclusione, dei 5 anni passati dall’annuncio all’uscita, soltanto 18 mesi sarebbero stati spesi effettivamente nella creazione del cuore di Mass Effect Andromeda.
A questo indirizzo trovate il report completo: una lettura interessante ma, ripetiamo, allo stesso tempo inquietante.