Continua l’ascesa incontrollata di Mastodon, un social network creato anni fa ma che nelle ultime settimane ha visto una crescita dei propri utenti davvero incredibile.
In concomitanza con l’acquisizione ufficiale di Twitter da parte di Elon Musk, sono stati tantissimi gli utenti che hanno deciso di lasciare il social del cinguettio per appunto trasferirsi altrove, e fra le mete principali vi è proprio Mastodon. Si tratta di uno spazio social creato dal tedesco Eugen Rochko, che al momento sta facendo registrate numeri record, ben più di 1.6 milioni di account attivati, ovvero “3 volte quello che era appena due settimane fa!”, ha twittato il fondatore, costretto tra l’altro agli straordinari per via proprio di questa crescita inattesa. Ovviamente siamo ancora ben lontani dai numeri dei “mostri sacri” del settore, a cominciare dallo stesso Twitter, che registra 237,8 milioni di account, utenti giornalieri e monetizzabili, ma è anche vero che i dati di Mastodon fanno ben sperare per le sorti dello stesso social. Ma perchè sono così tanti coloro che hanno optato per questa migrazione? Hdblog.it ha sottolineato le grandi differenze con Twitter, a cominciare dal fatto che Mastodon è decentralizzato, e la sua rete è fatta da più server uniti fra di loro attraverso un protocollo di comunicazione. Inoltre, non esiste alcun algoritmo per la visibilità dei posti, ed è presente un boost al posto dei retweet: si può citare ma non commentare il post di un altro utente.
Mastodon è inoltre un software open space, di conseguenza chiunque è in grado di avviare un server per ospitarvi una community; ciascun server ha le proprie regole, ognuno ha libertà di scegliere in quale comunità partecipare in base ai contenuti trattati, agli interessi e alle regole. I server a loro volta si collegano ad altri creando un insieme di comunità interconnesse denominato Fediverse. Esiste inoltre la possibilità di bloccare gli utenti non graditi. Mastodon è attualmente gestita da una organizzazione non profit e vive grazie alle donazioni, che da fine ottobre sono aumentate a dismisura. “Non guadagnando in modo proporzionale alla sua dimensione, quasi non ho convenienza che il social diventi grande”, ha detto ancora il suo fondatore, per poi dirsi felice che Elon Musk sta trollando la sua piattaforma via Twitter “è pubblicità gratuita”. Mastodon è al momento disponibile sia su Android che iOS.
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