Un FPS che prova a cambiare un po’ le carte in tavola. Dal trailer, come sempre succede ormai, possiamo fare qualche ipotesi e poco più. La community però risulta già parecchio attiva e divisa.
Quanto abbiamo bisogno di un altro FPS multiplayer ambientato in un mondo in cui la stessa materia è totalmente instabile? È chiaro che se il gioco promette bene siamo tutti pronti a creare bande per saccheggiare e tornare tutti interi a casa.
Se volete mettere un nuovo gioco in lista sappiate che nel 2025 arriverà Active Matter, prodotto congiunto da Gaijin Entertainment e Matter Team. Il trailer è stato appena rilasciato e sta provocando reazioni contrastanti. Proviamo quindi a capirci qualcosa di più.
La premessa che si trova nella descrizione del video pubblicato sul canale YouTube XboxViewTV è la spiegazione ufficiale data dai developer. Dentro Active Matter ci si muove sotto forma di operatori che vengono lanciati in loop temporali e che hanno il compito di raccogliere e portare via la materia attiva, cercando di sopravvivere mentre lo fanno. Una volta raccolto quello che riescono, gli operatori devono riuscire a raggiungere l’area sicura.
Perché il problema più grosso non sono le altre squadre, o meglio non sono solo le altre squadre ma anche il fatto che nei loop temporali questa stessa materia attiva crea una sorta di buco nero che lentamente inghiotte tutto. Occorre uscire prima di diventare parte di un nulla che ricorda La Storia Infinita.
Per quello che riguarda le meccaniche nel trailer si vede poco o nulla se non una carrellata di ambienti e qualche scontro. Quello che però colpisce è innanzitutto la presenza di queste sfere che brillano a intermittenza, contornate da ambienti in cui l’interno e l’esterno sono mescolati, sovrapposti e frullati fino a creare delle stanze in cui il soffitto è il pavimento e il pavimento è soffitto e si può camminare alternativamente in una o nell’altra direzione. E viene dato spazio anche a creature che si trovano spesso intorno alle sorgenti di materia. Ricorda Control? Sì. È Control? No. Ci saranno schermate di caricamento? Forse no.
L’espressione usata nella descrizione è gioco realistico e hardcore in cui le meccaniche PvP e PvPvE si mescolano. Quanto sia realistico che un soldato stringa un fucile a due passi dalla fine della canna è opinabile ma stiamo comunque parlando di un gioco che si muove all’interno della lore di Secure Contain Protect, la enorme organizzazione segreta che fa parte di un altrettanto enorme progetto di scrittura collettiva.
Per giudicare effettivamente il prodotto, l’unica cosa da fare è aspettare il 2025 o dare un’occhiata alla closed beta test che dovrebbe aprirsi entro quest’anno. Nel frattempo datevi alla lettura di un po’ di storie della SCP e preparatevi a trovare le anomalie.
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