Metal Gear Solid, Kojima rivela un segreto controverso

Dopo anni ci sono ancora cose nuove da scoprire su Metal Gear Solid e soprattutto sul pensiero di Hideo Kojima dietro quello che è sicuramente uno dei suoi giochi più famosi e apprezzati.

In particolare con un messaggio su Twitter, il creativo e ora director di Kojima Productions ha voluto ritirare fuori una caratteristica che abbiamo trovato in alcuni capitoli proprio di Metal Gear. E nello spiegare la motivazione dietro le scelte fatte per il gioco, Kojima ha nuovamente dimostrato quanto poderoso e potente sia il suo pensiero e quanto innovativa sia sempre stata la sua visione dei videogiochi.

Metal Gear Solid, Kojima rivela un segreto controverso
Metal Gear Solid, Kojima rivela un segreto controverso (foto: Konami)

I fan di Solid Snake attendono ancora con fiducia che prima o poi venga creato un remake per console nextgen e si consolano con tutto quello che è possibile creare oggi, compresi i remake fatti in casa. Di conseguenza, il messaggio di Kojima ha risvegliato migliaia di fan che non hanno perso l’occasione per ribadire l’amore per Solid Snake.

Metal Gear Solid, Kojima e la questione delle armi

Il director di Kojima Production ha deciso di ritirare fuori un aspetto molto particolare della serie di Metal Gear rispondendo a un quesito che in tanti ci eravamo posti: perché non è possibile per Snake imbracciare le armi dei nemici abbattuti?

Nel messaggio pubblicato sul social dell’uccellino azzurro si legge: “All’inizio, MGS aveva un limite secondo cui non si potevano usare le armi che i nemici possedevano o che erano cadute a causa del sistema. In alcuni sparatutto lineari dell’epoca, si potevano raccogliere le armi cadute e andare avanti.

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In MGS2 , provammo a tirare su il gioco in modo che i giocatori non potessero utilizzare le armi dei nemici perché erano registrate con un loro identificativo. In MGS4 abbiamo reso questo aspetto una impostazione narrativa. In tutto il mondo, sono in fase di sviluppo ‘Armi intelligenti’ che richiedono una identificazione. L’idea che avevo per MGS4, in cui i PMC e i droni combattono una guerra di proxy, era di utilizzare le nanomacchine nel corpo per controllare questa identificazione. L’unico problema è che c’è un diffuso riciclaggio di armi per poterle sbloccare in modo illegale”.

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Come per tante altre cose così ma ci ha dato esperienze di gioco simili alla vita reale e allo stesso tempo è riuscito quasi a prevedere il futuro.

 

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