Microsoft ha deciso di tirare la proverbiale palla curva a Playstation e ha cambiato, sottobanco, un requisito per uno dei suoi titoli.
Senza nessun annuncio roboante e senza che qualcuno in realtà si fosse lamentato più di tanto, Microsoft ha deciso di aggiornare un requisito per uno dei suoi giochi più famosi del momento. Un gioco che è stato di recente sottoposto ad una nuova patch.
Potrebbe sembrare un cambiamento di dimensioni ridotte ma in realtà pare proprio che Microsoft stia strizzando l’occhiolino ai giocatori che ha su PC e continuando a lavorare di fino per creare quell’ecosistema che, questa è la prospettiva di molti, servirà poi a gettare le basi della famosa console portatile di quella nuova generazione di videogiochi che ci viene annunciata da tempo. Online c’è già chi tira Sony per la giacchetta.
Tra i fan della console Sony e i fan della console Microsoft prosegue la sotterranea guerra per dimostrare qual è quella che pensa di più ai consumatori e ai giocatori. Come in ogni lunga storia i fronti cambiano e sembra a tratti che ora l’una ora l’altra console abbia la meglio. Da parte loro, le società cercano semplicemente di continuare a sopravvivere e ad ampliare la base da cui ricevere guadagni.
Eppure l’ultimo piccolo aggiornamento rilasciato per il divertente Grounded sembra una bordata diretta da Microsoft a Sony. Sul sito ufficiale di Obsidian è stato infatti rilasciata la nota relativa alla patch 1.4.5. È stato introdotto il supporto nativo per Steam.
Questo si traduce, si legge nelle note, in una novità che riporta sotto i riflettori qualcosa che invece Sony non sembra in grado di voler cambiare: la necessità di avere un account esterno a quello di Steam per giocare. Per chi non ha voglia di aprire un account Microsoft c’è ora modo di partecipare alle sessioni multiplayer standard e di organizzarne di proprie giocando con gli amici che si trovano sulla propria lista amici di Steam. Il requisito dell’account Microsoft è invece necessario per avere la funzione crossplay, per i mondi condivisi e per i playground.
Ma è indubbiamente un passo avanti, nella direzione dei consumatori soprattutto, rispetto a quel polverone che si è alzato quando i giocatori di Helldivers 2 hanno scoperto che per continuare a giocare c’era bisogno di avere un account PSN. Ed è la situazione in cui si trovano anche altri giocatori: quelli che vorrebbero giocare a God of War ragnarok senza dover per forza avere l’account Sony.
I commenti sui social di chi si è accorto di questo piccolo aggiustamento consigliano a Sony di prendere appunti. Quello degli account necessari anche per chi gioca da PC è un granello di sabbia che per moltissimi inceppa l’ingranaggio del divertimento.
Per le società è un modo per far salire i numeri degli utenti con pochissimo sforzo ma se c’è chi è arrivato a creare una mod, poi tolta, per levare il requisito a God of War Ragnarok forse è il caso di ascoltare le rimostranze con un po’ più di attenzione.
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