Con il lancio di Xbox One S, Microsoft si è ripromessa di non vendere la console in perdita, come si faceva invece un tempo non troppo lontano (Xbox 360 e, soprattutto, la prima PlayStation 3 ne sono un esempio).
A quanto pare, la missione del colosso di Redmond è riuscita: stando ad un’analisi di IHS Markit, per la versione da 2TB di Xbox One S, Microsoft spende $324 in costi di produzione e approvvigionamento dei materiali.
La versione slim di Xbox One S viene venduta al prezzo di $399 nel taglio più costoso, il che garantisce a Microsoft un margine abbastanza sostanzioso da poter gestire sia con i negozianti (a cui chiaramente non viene ceduta allo stesso prezzo di vendita), sia per le spese di marketing.
Sarebbe interessante scoprire quanto un GameStop o un Amazon spendono per acquistare ciascuna console dal produttore americano, in modo da avere un quadro completo degli incassi registrati per ogni Xbox One S immessa sul mercato, ma dubitiamo, per ragioni di riservatezza e accordi commerciali, che ciò accadrà mai.
Per il momento, dunque, registriamo due dati interessanti oltre che confortanti: Microsoft non sta vendendo Xbox One S in perdita (si potrebbe dire che, trattandosi di una versione slim, questo fosse scontato), pur spendendo una cifra importante per garantirsi materiali, evidentemente, di qualità.