Esistono vari tipi di procedure per gestire il lancio di un prodotto e MindsEye sembra voler seguire quello del rimanere fumoso e incomprensibile il più a lungo possibile.
Dopo un primo annuncio di un progetto che in realtà dovrebbe essere tutt’altro è arrivato infatti un teaser trailer di qualcosa che possiamo tranquillamente identificare come un videogioco: e questo qualcosa è effettivamente MindsEye. Ciò che sta lasciando tutti sorpresi e con una buona dose di punti interrogativi sulla testa è il collegamento che anche semplicemente nel titolo del teaser trailer viene fatto con l’altro progetto che non è un videogioco.
Progetto portato avanti da Leslie Benzies, ex membro del team di GTA, e che finora si è solo mostrato per un attimo durante la Gamescom dell’anno scorso: Everywhere. Ma che c’entra Everywhere con MindsEye? E perché soprattutto sembra di essere dentro un’altra puntata di Black Mirror o nel sequel di Inception?
Provando a concentrarci solo sul trailer che è stato rilasciato sul canale ufficiale dei colleghi di IGN. Quello che notiamo è che stiamo parlando di un teaser trailer di un gioco che si chiama MindsEye. Nel teaser trailer si vede un essere umano e quello che dovrebbe essere una qualche forma di vita artificiale che si muovono all’unisono mentre una voce di sottofondo, presumibilmente quella dello stesso protagonista del teaser, racconta che c’è qualcosa che non va. “Questa cosa mi ha rovinato la vita” dice il protagonista. Mentre una seconda voce, più graffiata, domanda se vuole conoscere davvero che cos’è il MindsEye. Segue montaggio frenetico di scene con armi ed esplosioni e poi appare il nome del gioco. Nulla di strano e nulla che non abbiamo già visto e che non possiamo interpretare.
Quello che però non possiamo ignorare è il fatto che questo gioco a quanto pare sarà disponibile solo all’interno proprio del progetto Everywhere. Un progetto che chi ha avuto modo di provarlo in anteprima dichiara essere simile a Roblox e Dreams con MindsEye che potrebbe tranquillamente quindi essere solo un modo per mostrare i tool che verranno messi a disposizione a chi vorrà entrare in questo universo.
Più che Everywhere forse si sarebbe dovuto chiamare everything. Dentro il progetto portato avanti dal team di sviluppo BARB, Build A Rocket Boy, ci sono infatti tutti gli elementi di quelle piattaforme che abbiamo già visto e che sperimentiamo da un po’. Le similitudini vanno infatti oltre roblox e Dreams e si avvicinano anche a quella che sarà la futura nuova versione Creative 2.0 disponibile dentro Fortnite. Everywhere potrebbe quindi essere solo un altro sandbox ma per lo meno sarà un sandbox che a differenza di tanti prodotti in circolazione al momento non ha nessuna intenzione di fare affidamento né sulla blockchain né sugli NFT. “Stiamo costruendo Everywhere con Unreal Engine 5 non la blockchain” aveva detto Mick Hocking durante il primo reveal e in occasione della recentissima intervista proprio con i colleghi di IGN il team di sviluppo ha ribadito che il gioco non ha bisogno né degli NFT né della blockchain perché “tutto è all’interno del nostro mondo e quindi i giocatori possono condividere il contenuto, possono creare contenuto, non ci serve la tecnologia“.
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