Negli ultimi mesi si è parlato molto di Markus “Notch” Persson, conosciuto per essere il creatore del popolarissimo Minecraft. Le voci su di lui sono innumerevoli e innumerevoli sono le critiche che riceve per diversi motivi; c’è chi lo biasima per a sua scelta di vendere a Microsoft, c’è chi invece non apprezza il suo ostentare la considerevole somma che il gioco gli ha fruttato. Markus “Notch” Persson ha infatti acquistato pochi mesi fa una villa estremamente costosa di Beverly Hills e sembra che abbia la tendenza a spendere molto, ma anche a rispondere con una certa arroganza sui social network come Twitter, attirandosi così addosso le critiche degli utenti che, se in passato lo consideravano un genio o un simbolo di successo, ora lo vedono come un ricco viziato. Notch attira il disprezzo di molti, ma non di tutti: c’è un uomo, a diversi km di distanza dalla mega-villa di Persson, che lo considera un eroe nonostante tutto.
Si tratta di Keith Stuart, giornalista del The Guardian. Stuart non vede affatto Persson come un fallito viziato, e non solo perché comprende le difficoltà che tutti possiamo incontrare nella vita, non solo perché comprende che i soldi non vogliono certo dire felicità e comprende che anche Persson ha passato diversi momenti difficili: Stuart lo considera un eroe perché la sua vita è cambiata davvero molto grazie a Minecraft.
Keith Stuart ha un figlio autistico, un bambino di nome Zac. Per diversi anni comunicare con lui è stato un problema ma, un giorno, Stuart ha acquistato Minecraft per Xbox 360 e lo ha dato “in pasto” a Zac e a suo fratello Albie; i due bambini hanno iniziato subito a familiare con il gioco e Keith si è stupito di come Zac riuscisse a orientarsi nel mondo virtuale e di come apprendesse in fretta, nonostante i problemi provocati dal disturbo.
Zac e Albie giocavano molto e, a un certo punto, Keith si è accorto di una cosa incredibile: Zac parlava moltissimo. I due bambini parlavano in modo da organizzarsi sul gioco e per questo Zac è stato in grado di allenare le sue capacità comunicative (verbali e non) senza mai sentirne il peso. Il bambino ha fatto incredibili progressi in questo senso grazie al gioco, tanto che ha iniziato anche a parlare con i suoi genitori.
Prima di Minecraft Zac era molto taciturno. A scuola socializzava pochissimo, stava sempre in disparte e, forse anche per questo, non raccontava mai nulla della sua giornata ai genitori. A causa dei problemi di apprendimento Zac restava spesso indietro rispetto ai suoi compagni e parlava pochissimo con i suoi genitori, portando così a un ulteriore rallentamento delle capacità comunicative a causa della mancanza di occasioni per allenarle.
Minecraft ha letteralmente cambiato tutto: Zac ha iniziato a raccontare ai suoi genitori cosa faceva in gioco, fornendo così tanti dettagli che gli stessi genitori hanno iniziato a non poterne più! Ovviamente però hanno continuato ad ascoltarlo, gioendo dei grandi progressi che il bambino mostrava grazie al gioco.
Non c’è conclusione migliore di un estratto dell’articolo scritto da Keith Stuard, sul sito The Guardian: “Penso che le persone vogliano vedere Notch come una figura tragica. Solo nella sua mansione di Los Angeles, come un qualche naufrago uscito da una fiaba. […] Ma Markus Persson ha fatto qualcosa di straordinario con Minecraft.”
“Quindi no, io non mi bevo la storia del milionario infelice e, anche se lo facessi, non mi sarebbe di nessun conforto. Markus Persson ha avuto una chance di cambiare la vita di mio figlio e l’ha colta. Lui non lo sa, ma è questo quello che ha fatto. Sarà sempre un eroe per me“.