GTA comincia a perdere MOD. Take-Two Interactive, che possiede Rockstar Games, ha deciso di sfruttare tutto il suo potere per eliminare una grande quantità di aggiunte fatte dai fan.
E non è ancora chiaro perchè abbia deciso di perseguitare i modder con richieste di rimozione dei contenuti ai sensi del DMCA, la legge americana che in pratica protegge il diritto d’autore e di sfruttamento dell’immagine. A farne le spese sono diversi titoli della serie di Grant Theft Auto e moltissimi contenuti, alcuni dei quali molto vecchi e molto amari dai giocatori.
La rabbia di giocatori e modder si è allora riversata su Twitter, non perchè la decisione di Take Two sia irragionevole ma perchè è l’ennesimo cambio di direzione e l’ennesimo cambio di prospettiva sui contenuti creati dagli utenti. Un cambio che è arrivato, raccontano per esempio da un noto sito di mod, ModDB, senza una spiegazione ma solo tramite richiesta di rimozione del contenuto.
I primi messaggi sono arrivati qualche giorno fa e hanno subito trovato casa su Twitter dove si sono accumulati rapidamente dando l’idea di cosa stava succedendo. Ma la scure del diritto d’autore non ha colpito solo contenuti recenti. Tra le mod cancellate c’è anche Liberty City, una mod con cui GTA III era stato portato tutto dentro Vice City. Stiamo parlando di una mod del 2005.
ModDB, popolare piattafroma per distribuire mod, ha comunicato agli utenti tutti di aver ricevuto da Take Two una richiesta di rimozione dei contenuti ai sensi del DMCA e che qualunque tentativo di dialogo con la società è stato vano. Da Rockstar Games e da Take-Two Interactive c’è al moment ancora silenzio di tomba e ora dal sito mancano molti e popolari contenuti per Vice City e San Andrea.
Take Two è ora nell’occhio del ciclone dato il suo voltafaccia riguardo le mod. Nel 2017, la società aveva richiesto e ottenuto che Open IV, un tool per mod molto usato, venisse rimosso. Con conseguente rabbia dalla community dei modder.
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Poi però, ci avevano ripensato e Open IV era stato riammesso, con una serie di regole su quali contenuti potevano essere moddati e quali no. All’epoca, era sempre il 2017, le regole pretendevano che i modder lavorassero solo sul singleplayer e con mod non a pagamento, lasciando stare GTA Online. Facile, no?
Nel 2019, invece, Take Two torna indietro di nuovo, aggiungendo che non è possibile importare altre IP, comprese quelle di Rockstar, creare nuovi giochi, mappe, livelli o missioni. E forse questa aggiunta fatta senza neanche due righe di comunicato è alla base delle richieste di rimozione dei contenuti. Take Two ha, è scritto nelle regole fin dal 2017, il diritto di rifiutare contenuti quando vuole.
Quello che però non è chiaro è il suo atteggiamento generale nei confronti della community, una community che in fondo tiene a galla vecchi giochi e il buon nome di Rockstar Games e di Take Two. Che siano i famosi remake la causa di questo picco di azioni legali? Certo, irritare i giocatori non è un buon modo per creare hype.
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