Per Twitch sembra tirare una gran brutta aria. Gli streamer, che sono quelli che tengono in piedi tutto il carrozzone violetto, potrebbero ben presto decidere di portare i loro milioni di follower, e i loro milioni di dollari, su altre piattaforme.
Abbiamo di recente trattato la notizia di come uno degli streamer più famosi si sia lamentato dei guadagni un po’ flosci del mese scorso. Guadagni che, di contro, moltissimi piccoli streamer possono solo sognare. Ma è proprio la piattaforma di streaming forse più famosa tra i giocatori e le giocatrici ad aver deciso il modo in cui chi produce contenuti guadagna.
E qualcuno forse deve essersi finalmente reso conto che c’è un po’ di mancanza di equilibrio in quella che è la redistribuzione dei proventi generati dagli abbonamenti. La ristrutturazione annunciata alle percentuali di guadagno che si prospetta per gli streamer più di successo potrebbe avere un effetto decisamente indesiderato: spopolare la piattaforma.
Twitch rivede le percentuali e gli streamer fanno le valigie?
Nel panorama dei servizi di streaming Twitch si è rapidamente guadagnato una posizione di assoluto rilievo superando ampiamente YouTube. E per molti creatori di contenuti accendere la telecamera è diventato un vero e proprio lavoro. Il guadagno arriva sostanzialmente dai soldi che gli abbonati ogni mese inviano e che vengono poi suddivisi in percentuale tra piattaforma e streamer. Un sistema che permette alla piattaforma di rimanere gratuita e allo stesso tempo a chi produce traffico di guadagnarci.
Per ora lo standard è una divisione equa dei profitti tra Twitch e i content creator anche se esistono alcuni accordi particolari, che vengono definiti Premium, con gli streamer più di successo che riescono ad avere quindi un accordo per cui trattengono il 70% dei guadagni con Twitch che si accontenta del 30%. Queste percentuali sono ciò su cui ha deciso di lavorare la piattaforma di streaming. È stato annunciato che gli streamer che hanno attivo un accordo Premium guadagneranno il 70% dagli abbonamenti solo sui primi centomila dollari guadagnati mentre invece la percentuale scenderà al 50% superata la soglia dei centomila dollari.
Il cambiamento avverrà a giugno dell’anno prossimo ma YouTube e Twitter si sono già riempiti di video di streamer che stanno pubblicamente pensando di abbandonare la piattaforma viola e avviare una remunerativa partnership magari proprio con YouTube, che ha da poco inaugurato il suo sistema di abbonamento.