Negli anni 60/70 si erano diffuse, soprattutto fra le comunità di hippy, le brain machine, degli strani occhiali che emettevano luci e suoni che – secondo alcune strane teorie non proprio testate scientificamente – entravano in risonanza col cervello “forzando” alcuni stati d’animo. Dopo un po’, se le sono dimenticate tutti, per poi ritornare in auge negli Anni ’90, quando i PC erano ormai diffusi e tutti potevano sperimentare con editor audio potenti ma a basso costo. Una simile funzione è ancora presente nel software Adobe Audition sotto il nome di Brainwave Syncronyzer.
Anche in questo caso, dopo un po’ nessuno si è più filato la cosa, per lo meno sino ad adesso, con la spinta della realtà virtuale. MyndGazer ha infatti lanciato un Kickstarter per proporre una simile cosa su visori VR, compreso Oculus Rift. In questo caso, però, invece di cercare di usare il cervello come antenna per condizionarlo, il progetto mira a visualizzare sotto forma di luci e suoni binaurali le onde emesse dal nostro cervello.
L’ennesima follia fricchettona simile alle vasche di deprivazione sensoriale o un progetto serioso e scientifico? A voi la risposta.
Fonte: VRFocus
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