Se i marziani – per convenzione – giungono sulla Terra con gli UFO, perché non inventare un modo per andare su Marte con lo stesso mezzo? Potrebbero averlo pensato quelli della NASA, dato che è loro intenzione andare sul Pianeta Rosso con una navicella sperimentale dalle fattezze di un disco volante. È dotata del cosiddetto Low-Density Supersonic Decelerator, un sistema progettato per produrre un sacco di resistenza, al fine di aiutare a rallentare la discesa di carichi pesanti attraverso la sottile atmosfera marziana, in modo che la navicella possa atterrare in sicurezza.
Cominceranno a giugno le prove del Flight Dynamics Test Vehicle Supersonic, che serviranno a testare le sue capacità di volo. L’esplorazione di nuovi mondi sembra essere lo scopo principale per cui sia stata progettata. Da dove partire, perciò, se non da Marte?
Per quanto riguarda il test di lancio, verrà prima portata a 120.000 piedi d’altezza, dopo di che si accenderà un razzo per farla giungere a quota 180.000 piedi, ad altissima velocità. Lì, nella stratosfera terrestre, si vedrà come l’oggetto volante si comporterà in un’atmosfera simile a quella del pianeta di destinazione. Altro obiettivo della navicella potrebbe essere il trasporto di rover o altre apparecchiature pesanti, e chissà, magari un giorno potrebbe essere utile per la colonizzazione del Pianeta Rosso.