Anche se non tutti sembrano apprezzare il realismo estremo è una tendenza sempre in voga: questo gioco previsto per il 2025 punta tutto su questo.
Tra i videogiochi più attesi del prossimo futuro c’è il nuovo capitolo di Grand Theft Auto. Ma è chiaro che non tutti i giocatori aspettano con la stessa ansia e la stessa trepidazione la nuova avventura ai limiti della legalità immaginata da Rockstar Games.
Ci sono, e qualcuno direbbe per fortuna, anche tanti altri giochi grandi e piccoli in arrivo. Uno tra i titoli che forse verrà guardato ed esaminato da vicino con attenzione rischia di essere anche il gioco più realistico che vedremo l’anno prossimo. Un gioco che, tra le altre cose, punta dritto a prendere il posto di quella che è considerata una esperienza inarrivabile, non fosse altro che a livello di giocatori sempre presenti.
La ricerca del realismo è molto sentita da almeno una parte dei team di sviluppo. Nel grande panorama dei videogiochi che sono attualmente disponibili alcune esperienze sono molto stilizzate, tendono verso il cartone animato oppure verso la stilizzazione più minimal ed elegante. Nel mezzo c’è tutto quello che si può fare lasciando un po’ di libertà di pensiero agli artisti.
Ma, dall’altra parte, c’è poi il realismo ricercato da altri tipi di sviluppo. Per esempio da tutti quelli che producono videogiochi di simulazione. La simulazione è forse il genere dove il realismo è spesso visto come elemento positivo. Anche il prossimo GTA 6 sarà abbastanza realistico, ma riuscirà a raggiungere il livello cui punta il competitor più agguerrito (rimasto) di The Sims?
Perché anche se i playtest non hanno dato risultati sperati e quindi inZoi deve uscire nel 2025, i suoi developer puntano a farne il gioco di simulazione più realistico mai visto. La nuova data di uscita è fissata al 28 marzo dell’anno prossimo per poter dare poi ai giocatori “l’esperienza più completa possibile” si legge nelle dichiarazioni di Hyungjun “Kjun” Kim, producer e director.
Il feedback è quello che è stato raccolto durante i play test e durante la demo gratuita e libera del character studio, una parte di inZoi che in moltissimi hanno voluto sperimentare. Il developer si è poi scusato per il ritardo e ha ribadito che, esattamente come succede quando si deve far crescere un bambino in modo che sia preparato a tutto, ci vuole un po’ più di cura e un po’ più di tempo per far crescere il bambino che è inZoi.
Abbiamo già visto un competitor di The Sims sparire perché neanche developer lo ritenevano all’altezza e aspettiamo quindi con molta attenzione di vedere se inZoi, sviluppato da Krafton, sarà in grado di combattere ad armi pari proprio con l’esperienza simulativa di EA, che anche a distanza di 10 anni continua a raccogliere nuovi giocatori. Come vediamo spesso, la competizione fa bene.
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