Tra le novità che il Governo sembra aver introdotto ce n’è una che potrebbe non piacere a una fetta importante di popolazione. Si tratta di una rimodulazione imponente di un beneficio che copre ora tante famiglie.
Ogni anno in questo periodo si parla di quello che ci sarà nella cosiddetta legge di bilancio che detta le linee riguardo la spesa per l’anno successivo. Quello che sappiamo finora della manovra per il 2025 è che il Governo non ha intenzione di spendere più di quello che è strettamente necessario.
Alcune misure sono state confermate. Altre misure però, pur confermate anche esse, potrebbero subire importanti cambiamenti proprio per ridurre il loro impatto e quindi ridurre in generale il costo di tutta la manovra. Ma se questo cambiamento in particolare dovesse realizzarsi ci sarebbero meno soldi per tante famiglie.
Tra le misure che sono state introdotte dal Governo guidato da Fratelli d’Italia c’è qualcosa che si pone in continuità e insieme in contrasto con la misura bandiera del MoVimento 5 stelle, ovvero il reddito di cittadinanza. Il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di costruire una card prepagata destinata, secondo dei calcoli e delle graduatorie precise, alle famiglie e ai soggetti più in difficoltà. Si tratta di quella che si chiama Carta dedicata a te.
Nella sua prima versione, nella carta venivano prepagati poco meno di 400 euro e il denaro poteva essere speso per i beni di prima necessità. La quantità di denaro è poi passata a 500 euro con in più un ampliamento dei requisiti, con conseguente aumento del numero delle persone e dei nuclei familiari che potevano ricevere la social card.
Nei piani del Governo ci sarebbe però l’intenzione di restringere quelli che sono i parametri e che adesso vedono destinatari della card prepagata i nuclei familiari composti da almeno tre persone con ISEE annuo inferiore a 15.000 euro e che non ricevono da parte dello Stato nessun altro tipo di beneficio economico. Se dovesse per esempio restringersi il valore ISEE ci sarebbe una riduzione nel numero delle card che dovrebbero effettivamente essere diffuse.
Così come si ridurrebbe il numero dei beneficiari se per esempio si cambiassero i requisiti relativi al nucleo familiare. Vale la pena ricordare che, per come è ancora strutturata adesso, la carta prepagata è destinata in automatico a chi si trova nelle graduatorie redatte dai Comuni e dall’INPS. Le graduatorie consentono di raggiungere, con i fondi a disposizione, le persone e i nuclei familiari che hanno effettiva necessità senza che ci sia da parte loro una richiesta, a differenza di altri bonus per esempio.
I cambiamenti potrebbero arrivare ora che la manovra si trova al vaglio del Parlamento e potrebbero allo stesso tempo poi esserci, se dovesse risultare necessario, degli aggiustamenti se, come successo in passato, ci si dovesse rendere conto che non si raggiungono più quelle persone che hanno una effettiva situazione di bisogno e che traevano dai soldi della social card una forma di sollievo importante rispetto alla propria condizione economica economica.
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