Di pianeti gemelli se ne sente parlare spesso quando si tratta di corpi celesti simili alla Terra, ma stavolta tocca a Saturno. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha trovato l’anello di Quaoar.
Il telescopio spaziale Cheops (CHaracterising ExOPlanet Satellite) ha fatto una scoperta che ha sorpreso gli astronomi nella zona più remota del Sistema Solare. La sua missione è l’osservazione dei pianeti già noti per apprendere nuove informazioni sulle loro caratteristiche e decidere su quali effettuare studi più approfonditi. Tra questi il pianeta nano Quaoar, a cui è legata la scoperta.
Stando alle osservazioni di Cheops infatti questo piccolo corpo celeste potrebbe essere considerato un lontano gemello di Saturno. Attorno a Quaoar, a una distanza di circa 4.000 km di raggio, si troverebbe un’orbita circolare di frammenti, un vero e proprio anello. Quelli di Saturno al confronto sono notevolmente più vicini e per questo più evidenti.
Il destino dell’anello
L’aspetto che più ha colpito l’ESA è che la distanza fra il pianeta e il gli asteroidi della fascia risulti superiore a quella stabilita dal limite di Roche. Si tratta della distanza a cui l’attrazione gravitazionale è in grado di frantumare un oggetto che si trova in orbita. Finora la teoria astronomica prevedeva che gli anelli potessero esistere solo entro tale limite.
Rilevare questo anello non è stato semplice, in quanto ha richiesto l’analisi della variazione della luminosità stellare durante il passaggio orbitale di Quaoar. Per riuscirsi Cheops è stato fondamentale, portando a termine la prima misurazione della luce nello spazio a una distanza simile. Senza l’influenza della troposfera però la rilevazione è risultata molto più chiara.
Quaoar, il pianeta transnettuniano
Questo corpo celeste si trova a una distanza dal sole pari a 44 volte quella terrestre. Il suo nome sembra che derivi da una divinità di una tribù di nativi americani. La sua orbita è quasi circolare dato che risente meno dell’influenza della stella ed ha una massa inferiore a quella di Plutone. Il suo diametro è di appena 1200 km, un terzo di quello della Luna.
La superficie del pianeta si pensa sia un misto di ghiaccio e roccia, ma si suppone che il primo sia scarso perché la luce riflessa da Quaoar (albedo) è scarsa.