Netflix dopo aver annunciato di volersi dare ai videogiochi finalmente fa il primo acquisto e sceglie un team di sviluppo che ha prodotto titoli sia per Microsoft sia per Sony.
La notizia dell’acquisizione per un attimo ha mandato un brivido freddo lungo la schiena dei fan dei prodotti di questo team di sviluppo ma tutti hanno sottolineato come l’accordo con Netflix riguardi il futuro e non il presente. La rassicurazione arriva da un comunicato stampa che il team ha affidato al proprio sito ufficiale.
Prepariamoci quindi a vedere tra qualche mese sempre più spesso Netflix non soltanto come cassa di risonanza di prodotti derivati da videogiochi ma anche come publisher di titoli propri.
Netflix e Night School Studio, un nuovo tipo di racconto
In fondo i videogiochi, quelli fatti bene almeno, non sono poi così tanto diversi dagli altri prodotti di entertainment che si trovano su Netflix. Si tratta di raccontare storie con espedienti narrativi specifici del mezzo. I videogiochi, rispetto a un film o a una serie TV, sono decisamente interattivi e quindi necessitano di uno sviluppo fatto in una certa maniera.
Motivo per cui Netflix sta iniziando a muoversi e ha acquisito, per cominciare bene la giornata, Night School Studio. Questo team di sviluppo è diventato molto famoso grazie a Oxenfree di cui ormai attendiamo con ansia il secondo capitolo. Sean Krankel, co-fondatore dello studio di sviluppo, ha quindi deciso di affidare a un post sul blog ufficiale del team la notizia dell’acquisizione spiegando, però, che questa novità non influenzerà in modo negativo l’uscita di Oxenfree 2. Possiamo quindi presupporre tranquillamente che il gioco arriverà come previsto l’anno prossimo su PlayStation, PC e Nintendo Switch.
Ma perché la scelta è caduta proprio sul team di Oxenfree? La spiegazione potrebbero essere due righe dentro il comunicato: “Il nostro esplorare il gameplay narrativo e le esperienze precedenti di Netflix nel supportare gli storyteller diverse è stato un accoppiamento naturale. E’ sembrato come se entrambi i team fossero arrivati a questa conclusione d’istinto”.
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Non ci sorprende questa dichiarazione. Netflix, infatti, offre al suo pubblico non soltanto prodotti in linea con gli altri provider di contenuti ma si spinge molto verso le comunità le cui voci non si sentono abbastanza spesso. E’ quindi normale e naturale che anche nella scelta degli sviluppatori dei suoi videogiochi la precedenza venga data a quei team che hanno già dimostrato di avere solide doti narrative e la volontà di esplorare storie diverse.