Nel regno dello streaminig Netflix è una potenza che non viene messa in discussione. Anche perchè, come in questo caso, quello che sforna diventa un successo globale: stavolta mescola Squid Game e Masterchef.
Per la piattaforma di streaming della grande N rossa sembra esserci sempre qualcosa di nuovo da offrire agli utenti e, come ai bei vecchi tempi, quello che offre diventa un successo planetario che supera i numeri di qualunque altra cosa in circolazione. 
Era successo per esempio quando anche da noi cominciarono ad arrivare le famose serie TV coreane e, soprattutto, il terrificante Squid Game. Ora nel catalogo Netflix sono presenti molte serie e tanti contenuti che provengono proprio dal mercato coreano e ce n’è uno in particolare che manda in crisi anche MasterChef. Sembra un survival dietro i fornelli.
Ne resterà uno solo, Netflix mette insieme Squid Game e MasterChef
Quello che ha affascinato tanti spettatori che sono diventati fan della serie coreana legata alla sopravvivenza umana è la particolarità delle prove cui i protagonisti vengono sottoposti. Per chi appartiene a quel gruppo, probabilmente limitato, che ancora non avesse visto la serie cerchiamo di non fare spoiler ma si tratta di attività più vicine al sadismo che non a Giochi Senza Frontiere.
Squid Game ha portato novità e si è trasformato in un fenomeno globale. Per esempio viene a tuttora utilizzato negli spot per promuovere la piattaforma di streaming, a riprova di quanto sia universalmente conosciuto e riconoscibile.
Sempre dal mercato coreano arriva però adesso un altro prodotto che dovrebbe essere, ma solo sulla carta, la versione coreana del format di MasterChef. Una serie di chef si sfidano in test sempre più difficili e chi non ce la fa viene eliminato.
A differenza di Squid Game ci viene detto che nessuno degli chef è stato fisicamente eliminato ma di certo quello che si sperimenta negli episodi di Culinary Class Wars non è una passeggiata nel parco. Il reality mette tutti contro tutti 100 chef, con una varietà di esperienza e di notorietà interessante: 20 dei 100 concorrenti sono infatti molto famosi, gli altri sono professionisti ma non troppo conosciuti. Netflix stavolta ci ha preso anche se di recente ha fatto una figuraccia planetaria.
Nel programma, la differenza viene ancora di più sottolineata dalle posizioni che occupano gli chef emergenti e quelli famosi e il fatto che questi ultimi possano portare un grembiule bianco che agli altri è precluso. Una vera e propria lotta di classe quindi costellata anche da scontri diretti tra chi appartiene alla classe dei White Spoon, gli chef affermati e vestiti di bianco, e gli chef dei Black Spoon, quelli che invece vogliono emergere.
A giudicare il tutto due volti estremamente noti per il popolo televisivo sudcoreano che, tenendo alto il ritmo e lo stile guerrafondaio della serie, sono costretti ad assaggiare i piatti totalmente bendati e in una stanza che è remota rispetto alla cucina.
