Netflix vuole fare come Amazon e affiancare alle produzioni televisive e cinematografiche anche i videogiochi. Tanto è vero che ha cominciato a fare shopping di talenti.
Finora, la piattaforma di streaming si è occupata di videogiochi in modo tangente. Per esempio licenziando un accordo per la produzione di un titolo dedicato a Stranger Things, sicuramente la serie che ha permesso a moltissimi utenti in Italia di innamorarsi dello streaming.
Ma, stando a un report di Bloomberg e a diverse voci, ora il passo è in avanti e verso uno sviluppo interno di videogiochi: saranno prodotti tie-in? Titoli nuovi di zecca? Questo è ancora tutto da vedere.
Come è da vedere il modo in cui i giocatori potranno usare i videogiochi firmati Netflix.
Per capire forse la mossa che ora ci porta a parlare del fatto che il servizio di streaming della N rossa abbia preso Mike Verdu, ex di Electronic Arts e Zynga per il ruolo di vice presidente della sezione game development, occorre tornare indietro al gennaio del 2019 quando da Netflix arrivà la dichiarazione che il vero competitor della piattaforma non era HBO Max (un’altra piattaforma di streaming in USA) ma Fortnite.
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Se il tuo avversario numero uno per il numero di ore che si passano davanti a uno schermo non è un’altro streaming ma un videogioco è chiaro che devi riuscire a dare agli utenti qualcosa di simile ma con il tuo flavor. E qui si inserisce allora la volontà di aprire una sezione videogame. Anche se, dentro la N rossa tutti hanno ripetuto fino a sgolarsi che non era intenzione del servizio di streaming di fare giochi ma di competere con Fortnite creando contenuti di qualità talmente alta da convincere i giocatori a lasciare il pad e passare alle serie tv.
E poi invece a quanto pare c’è Shonda Rhimes che sarebbe al lavoro su un videogioco ispirato a Bridgerton. E per ora, oltre alla presenza di Verdu, non si sa come questo servizio di videogiochi possa funzionare. Di certo non come il noleggio via posta degli albori. La data, approssimativa per vedere qualcosa sarà l’anno prossimo anche perchè, per darli agli utenti, i videogiochi prima bisogna farli a meno che non si scelga la via di Stadia…
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