Nidhogg
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Nidhogg

Nidhogg potrebbe sembrare l’ennesimo giochino indie con la grafica bidimensionale. E in effetti lo è. Ma, dietro quest’alibi, nasconde un impianto di gioco decisamente complesso e da lodare per l’originalità. Nidhogg può essere riassunto come una versione bidimensionale di un torneo di scherma. Il gioco si svolge interamente all’interno di un’arena, dove due lottatori armati solamente di spada si confrontano l’uno con l’altro. Potete controllare la spada e tirare stoccate a diverse altezze: bassa, media e alta. Se la spada troverà via libera, andrà a colpire l’avversario, altrimenti incrocerete le spade alla stessa altezza. Decidere dove dirigere le vostre stoccate diventerà quindi non solo questione di riflessi fulminei, ma anche di vera e propria strategia. Se poi riuscirete a cambiare la posizione della spada al momento opportuno, potrete disarmare il vostro avversario e colpirlo con un fendente.

Nidhogg può essere paragonato per certi versi a un picchiaduro bidimensionale, con la differenza che qui tutto è equamente bilanciato.

La cosa sorprendente del gioco è la varietà di mosse che è possibile compiere, e tutto questo con l’aiuto solo dei direzionali e di due tasti azione. Questo ci riporta un po’ alla mente i classici giochi sportivi come Kick Off di Dino Dini, per fare un paragone, semplici nei controlli eppure profondissimi nel gameplay. Premendo i direzionali ripetutamente potrete avanzare di un passo, mentre tenendoli premuti correrete. Potrete anche tirare un calcio, rotolare, lanciare la spada e colpire i vostri avversari con i pugni. Uccidere semplicemente il vostro avversario, tuttavia, non basterà. Il primo giocatore che uccide l’altro deve correre verso un obiettivo, lo sconfitto può però tornare in vita e andare all’inseguimento del suo avversario; se riesce a raggiungerlo, potrà a sua volta correre verso l’obiettivo. Si tratta di una vera e propria guerra di nervi, che può protrarsi virtualmente all’infinito, a seconda dell’abilità dei due giocatori. Il gioco vi terrà sempre sul filo del rasoio, con la situazione che può ribaltarsi in ogni secondo. Nidhogg può essere paragonato per certi versi a un picchiaduro bidimensionale, con la differenza che qui tutto è equamente bilanciato. Le possibilità date a entrambi i lottatori sono perfettamente uguali, e gli esiti dello scontro dipendono interamente dall’abilità degli schermidori digitali. Le battaglie possono essere combattute attraverso quattro diverse arene, ognuna delle quali è caratterizzata da degli elementi dello scenario specifici. In una delle arene, per esempio, troverete dell’erba alta che bloccherà visuale, costringendovi a immaginare e prevenire le mosse del vostro avversario. Nidhogg è evidentemente un’esperienza costruita intorno al multiplayer. I duelli sono infatti perfetti per una partita mordi e fuggi con un altro avversario in locale, ma anche per creare delle competizioni più complesse grazie a un’apposità modalità torneo, alla quale potranno accedere fino a otto giocatori. C’è anche la possibilità di rendere la sfida più interessante grazie a dei modificatori delle arene, che permetteranno per esempio di lanciare e riprendere le spade come se fossero un boomerang.

Si tratta di una vera e propria guerra di nervi, che può protrarsi virtualmente all’infinito, a seconda dell’abilità dei due giocatori.

Ma il bello di Nidhogg sta in realtà nella sua semplicità e nella sua immediatezza. Volendo, potete anche giocare in modalità solitaria, che può essere utile per allenarsi ma alla lunga offre poche emozioni, a causa della sua limitatezza. In questa modalità sarete messi contro degli schermidori controllati dall’IA, che però possono essere facilmente essere sconfitti alla prima giocata. Decisamente, molto più divertente giocare con un amico. Ma se invece non aveste modo di sfidare a singolar tenzone qualcuno, faccia a faccia? Qui arriva la nota dolente, perché purtroppo Nidhogg delude molto sotto il profilo del multiplayer online. Questa modalità è infatti azzoppata da un lag molto fastidioso che, in un gioco basato su riflessi istantanei e collisioni millimetriche, si rivela un problema grandissimo. Ciò avviene soprattutto quando vi unirete alla partita di un altro giocatore, dove vi capiterà spesso di affondare un fendente a vuoto o di finire casualmente in altre zone del livello.

Insomma, è proprio il caso di evitare di avventurarsi online. Non fatevi ingannare dal suo aspetto a dir poco primitivo: Nidhogg è un gioco per intenditori, che non amano i fronzoli e cercano la competizione pura. Se avete un conto in sospeso con un amico, Nidhogg può essere il modo migliore per risolvere la questione. Senza alcuno spargimento di sangue.

admin

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