Abbiamo smesso di cercare di capire i piani marketing di Nintendo. Quando sembra che non possa arrivare niente di più strano o inaspettato ecco che la società ci prende in contropiede.
Rispetto ai fan di altre piattaforme, quelli che amano i titoli Nintendo hanno imparato che la sorpresa è sempre dietro l’angolo.

Perché la società della grande N sembra sempre decidere di rilasciare giochi nuovi oppure sequel in base a una propria agenda interna e non in base a quelli che potrebbero essere i desideri dei giocatori e delle giocatrici.
Eppure, proprio così facendo, riesce a regalarci nuovi giochi, sequel di prodotti inaspettati ma amatissimi e qualcosa di cui continuare a parlare. Nell’ultimo Nintendo Direct andato in onda proprio qualche ora fa, c’è stato l’annuncio di un sequel che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere e che ora invece tutti vogliono giocare.
A sorpresa annunciato il sequel di questo storico titolo Nintendo
Anche se era stato chiarito dall’inizio che il Nintendo Direct arrivato una manciata di ore fa non avrebbe riguardato in alcun modo la nuova console, ci sono stati lo stesso tutta una serie di annunci molto interessanti per la community.

Per esempio è stato mostrato il nuovo titolo Pokemon, Patapon nella versione remaster, il sistema delle cosiddette Virtual Game Card per scambiarsi le cartucce digitali tra componenti dello stesso gruppo famiglia e il nuovo Metroid Prime.
E poi a sorpresa, e senza che nessuno potesse mai immaginarlo, è arrivato il trailer di Tomodachi Life: Live The Dream. A distanza di 10 anni arriva un nuovo gioco nella serie Tomodachi Life.
Il gioco è previsto in arrivo non prima del 2026, ma la quantità di visualizzazioni del trailer e di pollici in su ci dicono che questo annuncio a sorpresa ha colpito esattamente nel segno. Il gioco, che è una sorta di The Sims ma in forma molto più scanzonata, vedrà tutta una nuova gamma di attività e di interazioni.
E qualcuno ricorda ancora come Nintendo abbia promesso, proprio a ridosso dell’uscita dei primi Tomodachi Life, di cercare di creare un futuro gioco che sarebbe stato più inclusivo. Che diventi un rivale di InZoi?!
Quando infatti uscì il primo Tomodachi Life cominciò a girare il rumor che con un bug si potevano avere coppie dello stesso sesso. Nintendo all’epoca si affrettò a sottolineare che non c’era nessuna intenzione di aggiungere questo dettaglio e che il bug non esisteva, sottolineando di non volersi inserire in nessun tipo di commento alla società.
Parole forse poco felici in quella occasione e che portarono poi a scuse ufficiali che si trasformarono nella promessa di produrre nel futuro un nuovo gioco che sarebbe stato più inclusivo.
Siamo arrivati adesso al terzo gioco, anche se ci sono voluti dieci anni, chissà se Nintendo ha davvero intenzione stavolta di fare qualcosa che la sua community si aspetta di vedere: un’esperienza di simulazione scanzonata ma che tenga conto di quella che è la realtà dei fatti del mondo come è adesso.