Vi piace il nome Nintendo Switch 2? Un po’ telefonato ma ci sta. Eppure non era la prima scelta dentro la società della grande N: volevano fare… le cose in grande.
Finalmente quello che doveva succedere è successo. Abbiamo tutto quello che ci serve sapere, più o meno, della nuova console Nintendo Switch 2 che è stata protagonista assoluta di un Direct visto da milioni di utenti in tutto il mondo.

E ci stiamo abituando anche al fatto che il nome non sia altro che quello della console precedente ma con un numero a segnalare che qualcosa è stato cambiato e migliorato.
Ma vi dicessimo che in realtà questo non doveva essere il nome della console? A raccontare come si è arrivati al Nintendo Switch 2 è Kouichi Kawamoto, il producer della console che ha spiegato tutto il ragionamento fatto dal suo team per trovare il nome perfetto. Un nome che, tra l’altro, si presta facilmente anche a nuove versioni nel futuro senza troppa fatica.
Come doveva chiamarsi Nintendo Switch 2?
Esattamente come i team di sviluppo passano parecchio tempo a cercare di trovare il titolo migliore per il loro gioco, e questo è anche uno dei motivi per cui si passa per il work in progress e per i nomi in codice, anche chi produce periferiche e console nonché sistemi operativi e PC deve lavorare perché il nome scelto per commercializzare quello su cui stanno lavorando abbia il giusto impatto, racconti la giusta storia e non sia né troppo misterioso né troppo banale.

Nintendo nel corso del tempo ci ha abituato a nomi di prodotti geniali anche senza essere fantascientifici. L’ultimo in ordine di tempo è effettivamente Nintendo Switch. A proposito di nomi: da cosa viene Nintendo lo sapete?
In questa parola si trova infatti tutto quello che deve esserci per segnalare un passo avanti rispetto alle console precedenti, un cambio di passo e anche la possibilità di poter passare da una modalità all’altra di gioco.
Ma nella storia di Nintendo alcuni nomi hanno avuto una riuscita un po’ sfortunata. E non possiamo non immaginare che anche il team di Kouichi Kawamoto abbia faticato per trovare la soluzione più adatta alla nuova console.
Ma all’inizio, tra le opzioni, c’era anche una formula che era stata utilizzata per il sistema che arrivò dopo il NES: lo SNES. Ma la S iniziale che stava per Super si è legata al fatto che la console non era in grado di giocare con i titoli della generazione precedente. Mentre invece Nintendo Switch 2 è retrocompatibile.
Questo è bastato per evitare che la console si chiamasse Super Nintendo Switch. Per evitare di dare di nuovo una impressione di una console superiore ma contemporaneamente inferiore, il team ha pensato di risolvere semplicemente aggiungendo un numero.
Lasciando così però aperta una porta ad altre varianti e anche, tra qualche anno, a una nuova versione che potrebbe tranquillamente chiamarsi Nintendo Switch 3. E se per i comuni mortali pare presto, non fatichiamo ad immaginare che dietro le quinte di Nintendo ci stiano già pensando.