Tra le grandi società di videogiochi di certo Nintendo è una di quelle che non perdona e uno dei più famosi hacker, anche se lui non si definisce così, che si sono trovati in tribunale con la società dovrà adesso pagare per tutta la vita.
La vita umana è composta come sempre da buone notizie e cattive notizie e per questo personaggio, diventato suo malgrado estremamente famoso, la buona notizia è che il tribunale americano che lo aveva condannato a 40 mesi di prigione ha deciso di farlo uscire per poter tornare a casa sua, in Canada. Ma questa è l’unica buona notizia perché Gary Bowser non è stato esentato del tutto dalla pena che gli era stata comminata.
Come raccontato da lui stesso aspettando di essere trasferito a Toronto, infatti, dovrà comunque rimborsare la società della grande N di tutti i soldi che l’attività illegale di cui è stato riconosciuto colpevole gli ha fruttato. Tutta la faccenda ruota ancora intorno a quel periodo in cui il gruppo Team Xecuter lavorava per produrre sistemi in grado di aggirare gli apparati di controllo anti pirateria delle console Nintendo, consentendo così l’utilizzo di copie piratate dei giochi e provocando di conseguenza un danno economico enorme.
Bowser pagherà Nintendo per tutta la vita
Più o meno questa è la quantità di tempo che Gary Bowser ha calcolato gli occorrerà per poter risarcire i 10 milioni di dollari che il tribunale americano ha sentenziato come risarcimento per il danno economico prodotto nei confronti della grande società giapponese. La questione delle mod per piratare infatti è andata avanti per anni, soprattutto nel periodo in cui sulla cresta dell’onda c’erano le Nintendo DS e la successiva versione Nintendo 3DS per le quali, e la rete è piena di storia di questo tipo, era sufficiente davvero acquistare una delle rom piratate prodotte dal gruppo Xecuter per poche decine di dollari e scaricare su queste rom, sfruttando l’alloggiamento delle microSD, decine se non centinaia di videogiochi scaricati a loro volta in maniera illegale.
Da parte sua Bowser ha sempre ammesso la sua colpa ma ha sempre anche dichiarato di non essere un hacker quanto un assistente e di essersi configurato come il piazzista o addetto alle vendite del team che produceva le rom. È stato comunque ritenuto responsabile e per questo dovrà risarcire Nintendo. Bowser ha dichiarato che se Nintendo pretenderà circa il 30% di quello che lui guadagna ogni mese probabilmente gli ci vorrà tutta la vita per risarcire i milioni che gli sono stati chiesti. Per ora, con i soldi guadagnati lavorando in carcere, il risarcimento è a quota 175 dollari.