Nintendo è sicuramente uno dei nomi più noti del mondo dei videogiochi sin dagli anni ’80, quando era presente sul mercato con console entrate nella storia come il Game Boy. Dopo diversi anni, nel 2006, è stata lanciata una nuova categoria di console Nintendo chiamata Wii (e poi Wii U), caratterizzata dal metodo di interazione innovativo: l’utente gioca stando in piedi e, per far muovere il personaggio, deve lui stesso muovere il corpo.
Nintendo si è confermata essere ancora molto presente sul mercato (anche con la recente vincita del premio Sviluppatore dell’Anno ai Game Awards 2014) ma, in tutti questi anni di gloria, un’altra faccia del divertimento con le console Nintendo si è fatta strada: la “Nintendonite”.
Sembra il nome di una malattia, vero? In effetti in qualche modo lo è, anche se non è una malattia riconosciuta ma solo un modo per definire una particolare forma di tendinite causata dall’utilizzo continuativo del controller o della ripetizione di alcuni movimenti durante il gioco.
La Nintendonite non riguarda certo solo Nintendo, anche altre console possono causare forme di infiammazione dei tendini o della pelle se utilizzate troppo a lungo, così come anche crisi epilettiche. Anche questa ultima manifestazione medica è infatti stata diverse volte associata a console Nintendo ma, va specificato, le crisi sono avvenute solo quando il soggetto era predisposto.
Fra i vari casi registrati negli anni, troviamo quello di una donna di 35 anni che, nel 1990, ha presentato un forte dolore al pollice destro dopo 5 ore gi gioco continuanivo con una console Nintendo.
Diversi casi di dolori e infortuni alle mani dopo il lancio di Nintendo 64 (avvenuto nel 1997) e molti infortuni sono stati collegati a particolari giochi come, ad esempio, Mario Kart 64 (che richiedeva di muovere rapidamente il joystick). Molti utenti per giocare preferivano utilizzare direttamente il palmo della mano, causandosi abrasioni fastidiose. Nintendo in quell’occasione, dopo aver ricevuto più di 90 lamentele, ha deciso di regalare dei guanti protettivi a molti possessori del gioco!
In ogni caso, il tipo di infortuni causati da console Nintendo è certamente cambiato dopo il lancio di Wii, che ha portato a una serie di malconci pazienti che si recavano dal medico dopo una caduta o dopo essersi tirati il controller in faccia.
Con la pubblicazione di Wii, infatti, i problemi sono cambiati nella loro natura proprio a causa della tipologia di interazione con la console. Ad esempio una donna di 29 anni ha presentato una forma evoluta di Nintendonite chiamata “Wiiite”, ovvero una infiammazione del tendine della spalla dopo una sessione di gioco con la Wii, mentre un’altra donna ha sviluppato la sindrome del tunnel carpale e un numero non ben precisato di pazienti ha segnalato problemi vari di infiammazione ai tendini in varie zone del corpo.
Passando a infortuni di tipo diverso, sappiamo di una donna di 55 anni che è caduta dal divano mentre giocava a tennis con la console Wii. La caduta le ha provocato una emorragia interna! In diversi hanno lanciato per sbaglio il controller o se lo sono tirato in faccia (colpendo anche gli occhi) e in molti sono scivolati.
Nintendo ha deciso recentemente di diffondere alcuni particolari avvertimenti. A seconda del tipo di console, infatti, è meglio fare attenzione ai movimenti ripetitivi o a quelli troppo pericolosi; ecco le dichiarazioni di Nintendo:
“Un utilizzo eccessivo con controller tradizionali è associato a tendinite del pollice, il controller del Nintendo 64 può portare a ulcerazioni del palmo della mano mentre il controller della console Wii può causare problemi muscolo-scheletrici e diversi traumi”.
“Dopo tutto, una console Nintendo è realivamente sicura come regalo di Natale. In ogni caso coloro che ne ricevono una in regalo dovrebbero evitare di muovere il controller troppo bruscamente e dovrebbero fare attenzione a quello che giocano, oltre a fare pause frequenti”.
In ogni caso sono necessarie ulteriori specificazioni: nonostante il termine “Nintendonite” sia singolare e in qualche modo utile, non va confuso con una vera malattia. L’attenzione e la regolazione sono fondamentali in qualsiasi attività e, riguardo i casi di epilessia, è assolutamente noto come alcuni stimoli (in particolare associati a luci intermittenti) possano essere causa di attacchi anche gravi con convulsioni. Dal momento in cui una persona è predisposta (ovvero ha già sofferto in passato di crisi epilettiche) non è saggio che si esponga a stimoli particolari come quelli di un videogioco, soprattutto se si tratta di un bambino!
Quindi non preoccupatevi se avete comprato una console Wii U da mettere sotto l’albero… ma attenti agli scivoloni!
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Fonte: medicalnewstoday
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