Hai appena acquistato una console di ultima generazione? Non disfarti di quella vecchia, potrebbe valere un bel po’.
Il mercato tech è in costante evoluzione e così anche quello settoriale delle console da gaming. In generale una console diventa “obsoleta” nel giro di 6-7 anni, anche se da qualche tempo a questa parte si tende a prolungare la vita di queste macchine sino al raggiungimento del decennio.
Il fatto è che già dopo 3 anni, queste macchine perdono la metà del loro valore e una volta concluso il loro ciclo di vita arrivano a valere un quinto del prezzo d’acquisto. Il fenomeno sembrerebbe suggerire che è meglio vendere una console prima che diventi vecchia e che in caso di upgrade non abbia troppo senso venderla. Il ricavato sarebbe effettivamente minimo e per aumentarlo bisognerebbe includere nel pacchetto anche tutti i videogame acquistati nell’arco di vita della piattaforma.
Anche in quel caso, però, ci sarebbe una perdita notevole di denaro investito. Cosa fare allora? Meglio buttare la console acquistata? In realtà la mossa giusta da compiere è conservare la console che non si utilizza più in modo tale che non si rovini. Questo perché con il passare del tempo il valore dell’hardware in questione, qualora ancora funzionante, potrebbe crescere a dismisura e consentirci di guadagnare anche più di quanto abbiamo investito.
Ci vuole tempo e pazienza, come per qualsiasi altro oggetti di interesse pop bisognerà attendere che la console diventi “vintage” per entrare a far parte del mercato del collezionismo. Per guadagnare abbastanza da una vendita di una console, come avrete capito, significa aspettare almeno 30 anni.
Attualmente, infatti, le console da gaming di maggior valore sono quelle appartenenti al periodo ’70 -’80, sia per un fattore anzianità che per un fattore rarità. In quegli anni, infatti, si vendevano molte meno console, dunque ce ne sono molte meno in giro ancora funzionanti.
Come per tutti gli altri oggetti da collezione, poi, il valore è accresciuto da rarità del modello, stato di conservazione, esistenza e condizioni della scatola originale. Ovviamente il prezzo raddoppia se l’oggetto in questione è ancora confezionato: ovvero se non è mai stato utilizzato.
Capirete bene che il successo di Nintendo e Playstation è un handicap in questo caso. Console diffusissime come Gameboy, Nintendo DS, PS One e PS2 hanno un valore molto basso poiché ce ne sono decine di milioni ancora funzionanti in giro.
Per acquisire valore nel mercato collezionistico dovreste avere una versione da collezione: ad esempio la PS2 Automotive Edition può arrivare a valere 2.000 euro, mentre il Gameboy Advance Corocoro (di cui esistono solo 30 pezzi in Giappone) vale la bellezza di 5000 euro e il Gameboy Advance SP di Zelda ne vale addirittura 8.000 euro.
Tra le console più recenti la PS3 in edizione limitata brandizzata Final Fantasy XIII oscilla tra i 400 e gli 800 euro in base alle condizioni. Per quanto riguarda Xbox, il primo modello lo si può vendere a 200 euro se si trova in condizioni perfette. C’è poi la versione limitata ad Halo che può farvi fruttare all’incirca 500 euro.
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