Archiviare una app per risparmiare fino al 60% di spazio e, al contempo, non perdere i dati associati ad essa: questa la novità per i dispositivi Android, che arriva dopo alcuni mesi dall’annuncio di Google dello scorso Marzo. Addio quindi alle vecchie disintallazioni e via alla nuova versione 33.4 del Play Store. Ecco tutti i dettagli.
Spesso disinstallare una applicazione che non utilizziamo più da tempo é un’operazione necessaria: forse perché il nostro smartphone Android ha un’archiviazione limitata, o forse perché siamo in procinto di saturarla, e così procediamo all’eliminazione, anche se qualche vecchio dato contenuto in essa poteva tornarci ancora utile.
Nel qual caso, magari potremmo prima salvarlo sul Cloud o su un dispositivo esterno, ma la maggior parte delle volte semplicemente – e, forse, frettolosamente – disintalliamo ed eliminiamo. Perdendo anche i file che avevamo prodotto. Almeno fino ad ora: perché con la nuova versione 33.4 del Play Store ed attraverso il Google System Updates giunge un’alternativa comoda ed utile.
Ovvero la possibilità di cancellare l’app dal nostro dispositivo, liberando dunque spazio utile d’archiviazione (secondo quanto affermato dalla stessa Google, fino al 60% di quanto occupato dall’applicazione), ma salvando ed archiviando i dati personali caricati e prodotti in essa.
Recuperare i dati in caso di una nuova installazione dell’applicazione eliminata
Oltre al salvataggio ed all’archiviazione dei dati caricati e prodotti nell’app eliminata dal nostro smartphone Android, la nuova funzione permette anche di riutilizzarli tramite quella stessa applicazione qualora decideremo di installarla nuovamente.
Dunque, all’atto di eliminazione dell’app, potremo ora decidere se disintallarla, cancellando sia l’applicazione sia i dati, oppure se archiviarla, venendo informati da Google anche riguardo alla quantità di spazio salvato se avremo scelto quest’ultima opzione.
Senz’altro una comodità in più e non da poco, considerata la quantità di contenuti sempre più elevata che gli utenti tendono a caricare ed a produrre sui propri dispositivi, nonché di app sempre più numerose che popolano le nostre schermate home. E dunque la conseguente carenza di spazio d’archiviazione disponibile, divenuta ormai una costante per molti di noi con cui dover fare i conti sempre più frequentemente.