Si può fare una legge contro lo smartphone? Qua ci stanno provando e la regola vale per tutti. Ma funzionerà?
La quantità di applicazioni che vengono ogni giorno rilasciate per lo smartphone per far sì che lo usiamo un po’ di meno e con un po’ più di coscienza ci dicono che il nostro rapporto con questi device è un rapporto che andrebbe rivisto.

Motivo per cui fa discutere, ma non troppo, la decisione che è stata presa a livello governativo e che riguarda proprio l’utilizzo di questi device. Occorre prestare attenzione perché la regola viene applicata senza sconti. Potrebbe essere finalmente un deterrente utile per riportare equilibrio nella vita di tutti i giorni. Ma come si farà a farla rispettare?
La nuova legge contro lo smartphone, come funziona
Le regole che riguardano l’utilizzo dei device digitali dovrebbero essere qualcosa che tutti rispettano anche senza la necessità che ci sia qualcuno dall’alto che comanda e controlla. Ma a quanto pare invece in alcune situazioni è assolutamente necessario.

La nuova legge è entrata in vigore da poco, vige in Brasile e va a inasprire una situazione che era già in parte oggetto di legislazioni locali e anche di direttive scolastiche che però spesso venivano disattese. La nuova regola riguarda l’utilizzo dello smartphone all’interno delle scuole nei momenti in cui non lo si sta adoperando per scopi educativi.
Dal divieto restano esclusi poi quei device che servono effettivamente agli studenti per gestire la propria condizione fisica o psicofisica. Le scuole, in base a questa normativa nazionale, possono poi decidere il modo specifico con cui applicare le restrizioni.
Per esempio possono decidere dove gli smartphone devono rimanere nel momento in cui i ragazzi arrivano a scuola. Le opzioni sono contenitori appositi, mantenere lo smartphone nello zaino oppure lasciarlo negli armadietti agli ingressi.
Anche in altre parti del mondo, e in teoria anche da noi, ci sono alcune regole che dovrebbero aiutare soprattutto gli studenti a un utilizzo più coscienzioso dei device digitali come smartphone e tablet.
Ma come si sono accorti in Brasile, le regole sono poi complicate da fare rispettare. E il motivo è anche che i device digitali hanno comunque un ruolo ormai all’interno delle attività scolastiche. Difficile è convincere i ragazzi della differenza che passa tra l’utilizzo che si può fare di questi device nel momento in cui si sta studiando e il passatempo, che non fa bene quando porta via ore e ore (e consuma batteria). In Brasile poi il problema degli smartphone è particolarmente sentito.
Secondo alcune statistiche, infatti, nel paese ci sono 203 milioni di abitanti ma ci sono 258 milioni di dispositivi. Tutti gli abitanti del paese quindi pare possiedano almeno uno smartphone. Per il presidente brasiliano Lula lo scopo della normativa è proteggere soprattutto la salute mentale dei ragazzi.
Forse passare per una legge imposta dall’alto non è però il modo migliore. Più facile sarebbe se gli adulti che intorno ai ragazzi si muovono dessero l’esempio essendo i primi a lasciare lo smartphone.