I personaggi preferiti dagli sceneggiatori di questa serie Netflix non sono stati al sicuro neanche per un momento: la società ha dato mano libera su tutto. Il risultato è però un successo.
Se c’è qualcosa che Game of Thrones ci ha insegnato è che ormai anche il fantasy può trasformarsi in qualcosa di truculento esattamente come un film di guerra.
E se Game of Thrones ha insegnato qualcosa a chi le serie TV invece le scrive e le produce è che ci si può spingere, sempre mantenendo la logica, ben oltre quelli che si pensavano essere i limiti di sopportazione del pubblico.
Dai retroscena di questa famosissima nuova serie su Netflix emerge un consiglio che ricorda tanto quello che si è visto all’interno della straordinaria serie TV ispirata ai romanzi di Martin. Libertà creativa totale agli autori.
Gli autori di questa famosa serie Netflix hanno potuto fare quello che volevano!
Quando si lavora con materiale originale nessuno sa come andrà a finire e quindi il reparto degli autori può fare un po’ ciò che preferisce. È chiaro che la storia che deve essere costruita deve avere un senso. O mancare totalmente di senso in modo che tutto sia possibile.
Se invece però ti trovi a dover lavorare con un materiale di partenza che non è il tuo è chiaro che c’è uno strato di controllo ulteriore. Ma stavolta pare che il controllo si sia limitato a dare carta bianca. Una delle autrici della famosissima e bellissima serie TV dedicata ad Arcane che su Netflix è arrivata alla seconda stagione proprio di recente, ha infatti raccontato che Riot non ha mai messo paletti. Peccato che invece la piattaforma non abbia avuto lo stesso rispetto.
Amanda Overton ha raccontato ai colleghi di GamesRadar che nessuno ha mai detto che esistevano personaggi che non dovevano essere toccati. L’importante era che la storia fosse la migliore possibile. E questa libertà, pur mantenendo le caratteristiche principali di League of Legends, è probabilmente almeno metà della formula magica che ha fatto delle due stagioni di Arcane il successo planetario che è adesso.
E la storia di Arcane, sotto forma di serie TV, funziona alla grande anche per un altro motivo che traspare di nuovo dalle dichiarazioni di Overton. L’autrice infatti spiega che “il supporto da parte di Riot ci ha permesso di creare questi personaggi … e non preoccuparci di quello che sarebbe potuto o non potuto essere interessante in un mezzo espressivo diverso “.
Il segreto dei buoni adattamenti è quindi in realtà conoscere il materiale di partenza ma poi avere il coraggio di lavorare per comunicare in modo totale con un pubblico che ha un punto di vista diverso rispetto a quelli che amano il materiale di partenza.
Se poi tutto viene confezionato con lo stile meraviglioso di Arcane non ce n’è per nessuno. Il finale della serie non è in linea con il videogioco, e il nostro spoiler se non avete visto la stagione si ferma qui, ma dobbiamo ancora trovare qualcuno online che si sia lamentato.