Ancora brutte notizie per i videogiocatori , che vengono continuamente limitati dalle nuove leggi del governo.
Il mondo dei videogiochi nasconde senza dubbio delle insidie, inutile girarci attorno. Essendo un’industria che muove una quantità di soldi immensa, più delle industrie del cinema e della musica combinate, è ovvio che tutti provino ad arrivare sul mercato per massimizzare i propri guadagni. Con le statistiche che parlano di un pianeta che sarà via via sempre più popolato da appassionati di videogiochi, è assolutamente normale aspettarsi che i numeri di questa industria tendano in qualche modo a crescere. Quantomeno in senso generale.
Ed è anche per questo motivo che stiamo assistendo, nel bene e nel male, ad un mondo del gaming che diventa sempre più pop, sempre più argomento sdoganato, sempre meno elitario. E questo da una parte è fantastico: poter permettere a tante persone di esprimersi tramite il videogioco e provare nuove emozioni e nuove sensazioni videogiocando è davvero incredibile. Dall’altra parte, però, non tutte le attenzioni fanno il bene dei videogiocatori.
Sempre più leggi contro i videogiocatori
In tal senso possiamo notare come negli ultimi anni, proprio come alla sua nascita, il videogioco stia attirando l’attenzione di governi e legislatori di tutto il mondo. Essendo un argomento diffuso, e colpendo direttamente famiglie, giovani e giovanissimi, nonché tanti elettori, ecco che i politici di tutto il mondo stanno cercando di trovare il bandolo della matassa per risolvere il complicato enigma che è il gaming. Pericoloso? Positivo? Dobbiamo fermare l’industria? Che tasse possiamo imporre? Qualcuno pensi ai bambini!
In questo turbinio di incognite e di modi per provare a proteggere il cittadino dal mondo dei videogiochi, il Governo Cinese continua a scegliere la strada dell’austerità. Meno tempo i propri cittadini passano a videogiocare, meglio è. Vi abbiamo già riportato in passato come le nuove leggi imposte dalla Cina agli sviluppatori per il lancio di nuovi videogiochi stesse in realtà allontanando gli appassionati da questo mondo. Ebbene ora sono state annunciate regole ancora più ferree.
Pugno duro della Cina
La China Audio-Video and Digital Publishing Association ha tenuto una conferenza di due giorni a Guangzhou lunedì, dove il segretario generale Ao Ran ha dichiarato che il settore videoludico dovrebbe “migliorare ulteriormente il livello di protezione e rafforzare le misure attuali“. Soprattutto se si parla di giocatori minorenni. Ricordiamo che al momento i minorenni della Cina possono giocare solo 3 ore alla settimana: un’ora il venerdì, una il sabato ed una la domenica.
Ricordiamo che Microsoft sta pensando di acquistare altri due grandi publisher, e che Hogwarts Legacy ha cambiato il futuro di Warner Bros.