Buona notizia: Bungie Cerca nuove persone per un progetto ancora da annunciare. Cattiva notizia: probabilmente Bungie ha subito il fascino del soldo facile.
Tutto lo internet ha gridato di gioia quando Bungie ha pubblicato un annuncio di lavoro. Del resto il team di sviluppo dietro Destiny ha una reputazione di tutto rispetto. Ma qualcosa nella descrizione delle qualifiche specifiche del Senior software engineer di cui al momento lo studio di sviluppo ha bisogno ha dato il via ad una polemica che si è infiammata rapidamente.
Perché, tra le caratteristiche nice-to-have , cioè non quelle strettamente necessarie a valutare positivamente o negativamente una candidatura ma che vengono confrontate proprio per trovare il candidato ideale, ci sono alcune espressioni che rimandano ad un trend in crescita: un trend che però a tanti videogiocatori e tante videogiocatrici comincia a non piacere più.
Bungie, il nuovo videogioco sarà l’ennesimo mangiasoldi?
Quello che sappiamo è che il team di sviluppo dietro Destiny sta iniziando a pensare ad un nuovo videogioco. Ma l’entusiasmo dei fan del lavoro fatto su Destiny si è spento rapidamente: nell’annuncio con cui Bungie ha dichiarato di stare cercando un Senior software engineer c’è la specificazione commerce e nelle primissime righe si legge: “ami i giochi che intrattengono i videogiocatori come hobby a lungo termine? Credi di poter aiutare a progettare e sviluppare sistemi per il coinvolgimento e la monetizzazione che migliorino i giochi visti come un hobby? Ti piace collaborare strettamente sia con i team che si occupano del gameplay sia con quelli che si occupano del business?”.
E queste poche righe hanno decisamente fatto storcere il naso a quanti iniziano a stancarsi di avere i famosi Game As Service. Soprattutto perché se è vero che dentro Destiny 2, che ha capitalizzato il successo del primo Destiny e in cui sono tranquillamente presenti le microtransazioni, potete giocare anche senza spendere soldi per oggetti cosmetici adesso che Bungie sembra cercare specificatamente qualcuno che riesca a lavorare contemporaneamente sul lato creativo e sul lato business sembrerebbe proprio che il loro prossimo gioco, qualunque esso sarà, rischia di avere microtransazioni più invadenti e di trasformarsi, quindi, in uno di quegli odiati pay per win che invece spopolano su mobile.
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A tal proposito abbiamo cercato di leggere tra le righe per capire se proprio questa nuova IP ancora da annunciare da parte di Bungie possa essere addirittura direttamente un gioco per il mercato mobile ma né nella sezione responsabilità, né nella sezione delle skill richieste si fa accenno alle capacità di sviluppare prodotti per gli smartphone. Almeno su questo punto forse siamo salvi.