Avevamo bisogno di sapere che da qualche parte nei meandri di un team di sviluppo molto grosso c’è qualcuno alle prese con un nuovo videogioco horror? In effetti sì. Di prodotti che esplorano l’angoscioso, il pauroso, l’insolito e lo fanno con qualità non ce ne sono mai abbastanza.
Un nuovo progetto che è stato annunciato da uno dei creativi che se ne sta occupando. Ma di cui, anche se sappiamo il nome e il cognome di uno dei developer, non abbiamo un team di sviluppo cui ricollegarlo.
Già questo dettaglio risulta decisamente straniante ma deve essere questo il risultato cui puntava l’ex Blooper Team Artur Łączkowski con l’immagine raccapricciante che ha pubblicato su Twitter.
Un gioco horror con lo zampino di un ex del team Medium
Nel suo passato recente, il game director Artur Łączkowski è stato uno dei responsabili di Medium e in generale il suo ex team di sviluppo, Blooper Team, è molto famoso proprio per i giochi che con una etichetta un po’ vecchia ma calzante potremmo definire di paura. Per questo motivo, quando Łączkowski ha deciso di pubblicare qualcosa sul suo account Twitter non ci siamo sorpresi troppo nel vedere un bambino con gli occhi sgranati e la faccia e il corpo schizzati di sangue.
Sangue che probabilmente non è suo. Dietro c’è o la porta di una camera oppure l’anta di un armadio. Volendo giocare a fare i piccoli detective quello che ci risulta un po’ strano è il colletto della camicia. che il bambino (biondo come quelli de Il Villaggio dei Dannati) indossa. Sembra infatti, dal colore e dalla presenza del doppio colletto bianco e grigio, una camicia di quelle che indossano i sacerdoti e che di solito non hanno i bottoni a vista ma nascosti sotto una ribattuta. Si tratta, di nuovo, di una nostra speculazione proprio perché il developer al momento non sembra neanche nella posizione di poter dire con quale team di sviluppo sta lavorando.
Quello che però ho potuto condividere con tutti è il fatto che il suo nuovo progetto, oltre ad essere mille volte più interessante del per ora abbandonato Death of Rose, verrà realizzato con Unreal Engine 5 e da grossi nomi. Tutti quelli che hanno risposto al suo messaggio sul social dell’uccellino azzurro hanno ovviamente fatto i complimenti e qualcuno ha provato a tirarci in mezzo anche Kojima. Un altro brandello di informazione è che ci saranno armi da fuoco mentre, rispondendo a un utente che invece lamentava di non avere intenzione di giocare un gioco in cui si vedono soffrire i bambini, il developer ha risposto in maniera un po’ criptica: “questo gioco si spingerà verso un limite che molti sviluppatori avrebbero paura di superare. Di certo questo progetto non sarà per tutti“. Le armi da fuoco fanno puntare a ILL, il progetto di Clout Games passato proprio da un anno ad UE5. Ma toccherà aspettare per avere qualche news in più da fonti ufficiali.