Per ora sappiamo che il nuovo progetto di Valve si chiama Deckard, le tracce sono state individuate da uno youtuber nel codice sorgente di SteamVR.
A parte fare i complimenti a Valve per la scelta del nome di questo progetto, e non diteci che non avete visto anche voi il rimando a Blade Runner, vediamo allora che cosa dovrebbe essere questo misterioso Deckard.
Stando a quello che Brad Lynch ha scoperto scartabellando nel codice dello SteamVR, questo progetto segreto altro non è se non la seconda versione del visore per realtà virtuale che, nelle intenzioni di Valve, dovrebbe quindi prendere il posto di quello prodotto nel 2019 migliorandone la comodità di fruizione, e magari anche il prezzo.
Valve quindi continua a perseguire la strada della realtà virtuale come sta facendo anche Sony per PlayStation. All’appello mancherebbe soltanto Microsoft da cui però non sembrano arrivare notizie in questo senso.
Valve e la realtà virtuale di Deckard
La prima volta che Valve ha mostrato al mondo il suo visore per la realtà virtuale Index era agosto 2019. Il prodotto, come è facile immaginare, ha avuto un successo limitato probabilmente perché si tratta di qualcosa venduto con un prezzo che sfiora i $1000 per un aggeggio decisamente pesante da tenere in testa per più di una manciata di minuti.
Adesso qualcuno, esaminando più da vicino elementi che in realtà sono disponibili a tutti ed evidenti, in un certo senso, da gennaio, si è accorto che c’è un dispositivo nominato nella sezione Steam VR il nome in codice Deckard. E nel codice sono stati trovati anche quelli che forse sono i primi accenni alle caratteristiche di questo dispositivo. Si fa, per esempio, riferimento a qualcosa che è “standalone” che potrebbe tranquillamente significare la mancanza di un cavo per collegare direttamente il visore a un’eventuale console.
Tra l’altro c’è qualcun altro che ha usato questo stesso termine: Facebook. La società infatti possiede anche Oculus e ha prodotto la piattaforma Oculus Quest che può essere sia collegata a un PC sia gestire in autonomia software con l’hardware proprietario. Queste notizie si aggiungono ad alcune voci un po’ più vecchie secondo cui dentro Valve si stavano proprio esplorando i concept di almeno due dispositivi per la realtà virtuale.
Riguardo questi due concept, uno sarebbe dovuto essere simile al Valve Index, quindi con il cavo, mentre l’altro voleva essere più simile a Oculus Quest ma, così riportano sempre le voci, Valve non riusciva a trovare un sistema wireless convincente come quello di Oculus Quest e si è ritrovata anche a lavorare con una società esterna per sviluppare un prodotto competitivo.
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Precedentemente, dentro il codice di Valve qualcuno aveva intuito l’arrivo della nuova console portatile e la società ama lasciare bricioline di pane e indizi falsi perché sa che molti fan ne vanno a caccia. Staremo quindi a vedere come si concretizzerà quello che lo youtuber ha scoperto.