I videogiochi del genere horror sono quelli contemporaneamente forse più facili da realizzare e insieme più difficili da fare bene. Perché semplicemente aggiungere elementi paurosi o raccapriccianti non basta.
Abbiamo tutta una lunga serie di esempi di videogiochi che hanno provato a seguire la strada degli horror finendo con il diventare ingestibili e brutti e poi ci sono dall’altra parte i titoli che sono diventati punto di riferimento per generazioni intere di sviluppatori e giocatori.
C’è un motivo se anche a distanza di anni sono moltissimi quelli che aspettano un nuovo Resident Evil o un nuovo Silent Hill. Nel pantheon delle esperienze truculente ma d’effetto negli ultimi anni sono entrati anche altri giochi e forse uno di questi potrebbe far fare a tutto il genere che rappresenta un altro passo avanti. È in arrivo, infatti, un nuovo videogioco capace di riconoscere quando chiudete gli occhi e propinarvi lo spavento del secolo.
Un nuovo modo di morire di paura
Se avete mai giocato con un gioco di paura, anche solo Luigi’s Mansion, avete probabilmente chiuso gli occhi almeno qualche volta o distolto lo sguardo per evitare di morire di paura o lanciare un grido. Una reazione naturale che potrebbe diventare una nuova feature per uno dei prossimi videogiochi in arrivo su PlayStation 5. Il gioco in questione è Switchback VR che rientra nel grande filone dei giochi The Dark Pictures.
Come illustrato dai colleghi di Edge, il nuovo titolo che uscirà per il PSVR2 sfrutterà uno dei nuovi sistemi sviluppati per il visore per la realtà virtuale di Sony. Una funzione che in teoria serve a ricreare l’illusione dello spazio tridimensionale e aiuta a gestire in maniera più efficiente la mole enorme di calcoli da fare. Il visore, un po’ come succede con gli occhi degli esseri umani, concentra la maggior parte degli sforzi nell’area in cui identifica lo sguardo del giocatore. Il resto viene lentamente e progressivamente renderizzato con meno dettagli. Ma questa comodità computazionale, nelle mani dei creativi giusti potrebbe diventare un mezzo per giocare. Ed è quello di cui sono convinti i ragazzi di Supermassive Games.
Don’t blink, il nuovo mantra del videogioco horror
L’esperienza del visore per la realtà virtuale è una esperienza isolata e isolazionista che mette anche un po’ a dura prova la resistenza dei nervi. Per chi per esempio soffre di vertigini in maniera patologica essere anche solo virtualmente portato in cima ad un palazzo senza parapetto può trasformarsi in un’esperienza al limite delle convulsioni. Supermassive Games ha però ho deciso di portare un passo oltre la paura andando al di là di quelle che potrebbero essere le fobie. Nel nuovo Switchback, questa è la promessa, verrà utilizzata la tecnologia che permette al visore di riconoscere quando si chiudono gli occhi per creare scenari di puro terrore modificando lo spazio di gioco.