Chi ha avuto modo di provare Oculus Rift sa bene quanto può essere disorientante, a tratti pure pauroso. Poco conta quanto vi piacciano l’adrenalina causata da un giro sulle montagne russe: riprovare la stessa situazione in VR è per certi versi ancora più spiazzante, considerato che l’illusione di cadere nel vuoto è molto credibile ma il corpo rimane fermo, cosa che manda in tilt il nostro cervello, spaventandolo e, in certi casi, causando esilaranti capitomboli a chi non riesce a stare fermo sulla sedia, come abbiamo avuto visto alle varie fiere. Per quanto molti apprezzino questa sensazione, secondo Palmer Luckey gli sviluppatori non dovrebbero abusarne. Anzi, consiglia vivamente di non inserire i “salti nel vuoto” nelle esperienze: secondo Palmer si tratta di trucchetti banali per suscitare emozioni. Al di là di questo, però, non ha specificato altri motivi per cui qualcuno dovrebbe astenersi dal realizzarli. Secondo voi, quanti “obbediranno” al suggerimento? La nostra impressione è che molti lo ignoreranno bellamente, almeno sino a che non realizzeranno che dopo la terza volta, effettivamente il trucchetto non suscita più la stessa emozione.
Fonte: VRFocus