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One Piece Pirate Warriors 3 – la recensione

Chissà se il buon Eiichiro Oda, quando ha visto pubblicato il suo capolavoro per la prima volta, nell’ormai lontano 1997, pensava che sarebbe diventato il più grande successo commerciale di sempre nella storia dei manga.
Si parla ovviamente di One Piece, più precisamente dell’ennesimo videogioco dedicato alle avventure di Monkey D. Rufy e la sua ciurma, Pirate Warriors 3: per chi fosse uscito ieri sera dalla caverna dopo un letargo di 20 anni, l’opera è basata su un gruppo di pirati che vanno in giro per i mari alla ricerca del tesoro sepolto chissà dove…un po’ banale come premessa, non credete?
E invece no, perché se non conoscete affatto One Piece, il titolo di cui stiamo per parlarvi potrebbe essere la miglior occasione a vostra disposizione (se non avete voglia guardarvi l’opera originale, ovviamente) per farvi una cultura e, perché no, appassionarvi alla miriade di personaggi strampalati partoriti dal maestro Oda.

La longevità del titolo è senza dubbio il punto forte.

Infatti, One Piece Pirate Warriors 3, a differenza dei suoi due prequel, copre l’intero arco narrativo dell’opera, dalle origini fino alla recente Dressrosa: la maggior parte degli appassionati si chiederà come sia possibile includere quasi 800 capitoli usciti dal ’97 a oggi, e la risposta è che ovviamente non tutto poteva essere descritto nei dettagli, dovendo per forza di cose limitare alcune saghe a una o due missioni.

Se volete un’esperienza che vi appaghi pad alla mano, il consiglio è di alzare da subito il livello di difficoltà.

Un momento, missioni? Già, sempre per il tizio che si è svegliato ieri sera dalla caverna (buongiorno!) ricordiamo che la saga Pirate Warriors è in stile Musou, ovvero quel genere di videogiochi tipicamente giapponesi nei quali si viene attaccati da centinaia di nemici a schermo, e l’obiettivo è chiaramente quello di eliminarli nel minor tempo possibile per ottenere un buon punteggio al termine dell’incarico. Sì, conveniamo che qualcuno potrebbe trovarlo noioso, ma il mondo è bello perché è vario!

La modalità storia, denominata Diario della Leggenda, inizia proprio agli albori della storia, con il protagonista che mangia il leggendario frutto Gom Gom rendendolo letteralmente un uomo di gomma: da lì in poi vi troverete ad affrontare le varie missioni che la compongono una dopo l’altra, narrate con righe di testo e, occasionalmente, inframezzate da piacevoli vignette animate in stile manga o semplici cutscenes.
Se siete interessati al completamento totale della modalità, o semplicemente interessati ad assaporare appieno la trama di One Piece, non perdetevi gli (opzionali) Eventi Tesoro, delle vere e proprie “missioni nelle missioni” che in alcuni casi rivelano particolari della trama da non sottovalutare.

Il gameplay è rimasto sostanzialmente il solito: si accede all’area designata, si sconfiggono le miriadi di nemici con i classici comandi (quadrato per l’attacco base, triangolo per quello potente, X per schivare/scattare e cerchio per l’attacco speciale); la novità principale nel sistema di combattimento è rappresentata dagli attacchi Kizuna, i quali permettono di chiamare al proprio fianco diversi alleati e sfoderare mosse finali in tag team contro le orde di poveri malcapitati, che vedrete volare via in modo piuttosto spassoso.

Menzione d’onore per l’enciclopedia presente nel gioco, che descrive praticamente nella sua interezza gli eventi e i personaggi del mondo di One Piece.

Se da un lato il nuovo è sempre ben accetto, dall’altro tenete conto che già di per sé il gioco è tarato su un livello di difficoltà molto basso, aggiungendo i devastanti Kizuna Rush anche la minima fatica da fare per terminare gli incarichi sparisce, se quindi volete un’esperienza che vi appaghi pad alla mano, il consiglio è di alzare da subito il livello di difficoltà, se invece siete qui solo per godervi la storia, allora premere quadrato in modo ripetitivo per il 99% del tempo basterà ad arrivare ai titoli di coda senza particolari problemi: questo è il genere Musou, prendere o lasciare!

One Piece Pirate Warriors 3, a differenza dei suoi due prequel, copre l’intero arco narrativo dell’opera, dalle origini fino alla recente Dressrosa.

La longevità del titolo è senza dubbio il punto forte, infatti solo la modalità principale, tra Eventi Tesoro, sviluppo dei personaggi e malefici sotterfugi che obbligano a rigiocare i capitoli per ottenere la valutazione massima, vi porterà via diverse ore, soprattutto se puntate a raggiungere il 100%: come se non bastasse è presente un’ulteriore modalità denominata Diario dei Sogni, dove potrete esplorare in un viaggio di fantasia le diverse isole che compongono il mondo di One Piece, e portandole a termine ne sbloccherete altre con diverse diramazioni, lasciandovi la possibilità di scegliere su quale proseguire.
Inoltre, è possibile giocare tutte le modalità in co-op offline, mentre online sarete limitati al Diario della Leggenda: menzione d’onore per l’enciclopedia presente nel gioco, che descrive praticamente nella sua interezza gli eventi e i personaggi del mondo di One Piece, utile se siete neofiti dell’opera e volete averne una visione completa che giocando solo la storia non avreste. Nota di demerito invece per quanto riguarda la localizzazione in italiano dei testi, che oltre ai perdonabili (?) classici refusi, contiene traduzioni totalmente errate frutto di un lavoro approssimativo in fase di beta testing.

Ottimo invece il doppiaggio giapponese, con gli stessi doppiatori che prestano la voce nell’anime, così come le musiche rock che da sempre sono una prerogativa del genere, d’altronde chi non si gaserebbe a sentire riff di chitarra mentre picchia senza pietà decine di nemici?
Per quanto riguarda l’aspetto puramente visivo, siamo su livelli piuttosto buoni: se da un lato i modelli poligonali e le ambientazioni sono ben realizzate ma non fanno gridare al miracolo, la stabilità del framerate anche con centinaia di nemici su schermo non diminuisce quasi mai, un lavoro eccellente sotto questo aspetto, considerato che parliamo di un Musou.
In definitiva, One Piece Pirate Warriors 3 è sicuramente un buon titolo, capace di rendersi interessante sia a chi non conosce la storia dell’opera che ai fan del capolavoro di Oda: se fate parte di questi ultimi, aggiungete tranquillamente un’unità al voto che vedete qui sotto.

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