Open World vi porta alla scoperta dei mondi nel mondo del videogioco; per questo appuntamento, focus su Stronghold Legends.
Open World è la rubrica che vi porta alla scoperta dei “mondi” all’interno del mondo videoludico che un determinato titolo, attraverso l’esperienza di gioco, ci porta ad esplorare. Oltre ad azione e un gameplay stuzzicante può esserci, infatti, molto di più; il nostro obiettivo è allargare i vostri orizzonti, portando sotto i vostri occhi storie, approfondimenti e strutture narrative.
Per questo nuovo appuntamento l’attenzione è tutta puntata su Stronghold Legends, terzo capitolo della saga di strategia in tempo reale sviluppata da Firefly Studios. Pronti, partenza…Open World!
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Stronghold Legends, la vera storia di Re Artù e del suo mito letterario
Per chi non lo conoscesse, il titolo offre ai giocatori la scelta del Tempo di Pace (a differenza dei titoli precedenti) e differenti tipi di truppe tra le quali spiccano, insieme a quelle del Conte Vlad Dracula e di Sigrifido di Germania, anche quelle di Re Artù ed i suoi cavalieri della Tavola Rotonda. Come vediamo, tutti personaggi letterari miticizzati nel corso dei secoli, specie (per la visione che ne abbiamo al giorno d’oggi) nell’800 e col Romanticismo.
Ma chi è davvero Re Artù, almeno nella sua figura per come originariamente è nata? Già nel IX secolo d.C cominciano ad apparire i primi scritti a riguardo, col sovrano considerato una figura storica (visto il “vuoto” a livello di fonti riguardanti la Bretagna, terra già ritenuta piena di misteri dai romani); ad esempio, troviamo due testi in latino come l’Historia Brittonum (falsa attribuzione al monaco bretone Nennio) e l’Historia Regum Britanniae, più tarda (XII secolo) e scritta da Goffredo di Monmouth.
Vista la sua popolarità e il suo valore simbolico (sorta di eroe nazionale per gli abitanti del luogo), il personaggio di Artù ha subito poco dopo l’influenza del foklore celtico, di tradizioni locali e anche della cultura classica.
Diversi sono stati i testi a lui dedicati, fino ad arrivare al grande ciclo in prosa costituito dal Lancelot-Graal o Ciclo della Vulgata, che narra al suo interno con quelli che oggi chiameremmo sei “volumi” la storia del Graal, da Giuseppe d’Arimatea alla Bretagna, passando per la costituzione della corte di Artù (grazie anche al ruolo di Merlino, di cui viene narrata la storia d’origine), le vicende cortesi dei cavalieri della Tavola Rotonda, la ricerca del Graal e l’implosione di tutto il mondo con la guerra finale (per dirla in maniera semplice) fra Artù e il suo migliore e più fedele cavaliere, Lancillotto.
In questo macrotesto, reso canonico dai letterati del tempo (molto spesso ecclesiastici) l’eletto nella ricerca del Graal è Galahad, figlio di Lancillotto (e non Parsifal, come nei testi precedenti), mentre Merlino scompare a circa metà ciclo (nel passaggio dalla Suite Merlin all’inizio del Lancelot) a causa della sua apprendista e amata Viviane. Avvolta nel mistero la morte di Artù, che ha dato vita a diverse interpretazioni e spunti per una serie di ulteriori testi; il bello della letteratura, diremmo noi.
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Un rapido excursus sulla storia letteraria di Artù e dei personaggi a lui collegati per offrirvi la possibilità, sia con Stronghold Legends che con altri giochi che riprendo il mito, di godere al massimo dei personaggi usati e di cogliere, magari, anche riferimenti nascosti.
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