Open World vi porta alla scoperta dei mondi nel mondo del videogioco; per questo appuntamento, focus su Super Dragon Ball Heroes.
Open World è la rubrica che vi porta alla scoperta dei “mondi” all’interno del mondo videoludico che un determinato titolo, attraverso l’esperienza di gioco, ci porta ad esplorare. Oltre ad azione e un gameplay stuzzicante può esserci, infatti, molto di più; il nostro obiettivo è allargare i vostri orizzonti, portando sotto i vostri occhi storie, approfondimenti e strutture narrative.
Per questo nuovo appuntamento, il focus è tutto su Super Dragon Ball Heroes, videogioco arcade giapponese sviluppato da Dimps di cui in Italia è ora arrivato il manga. Pronti, partenza…Open World!
In questi ultimi anni, stiamo assistendo sempre di più a fenomeni di connessione fra le maggiori arti d’intrattenimento del nostro secolo; videogiochi diventano film, fumetti diventano serie tv, serie tv e film ottengono videogiochi e fumetti a tema. Insomma, i confini sono labili e i franchise più transmediali che mai.
Non soltanto un fenomeno di trasposizione, ma una vera e propria intertestualità la troviamo nel manga recentemente arrivato nel nostro paese grazie a Star Comics, ispirato alla serie di videogame omonima; il manga di Yoshitaka Nagayama, il cui primo volume si intitola Super Dragon Ball Heroes – Missione nell’oscuro mondo demoniaco vol. 1, è un vero e proprio omaggio al mondo dei videogiochi a 360°.
Partiamo dal principio: le vicende si ispirano direttamente al titolo arcade che in questi anni ha spopolato in Giappone, forse anche grazie alle sue dinamiche che strizzano l’occhio al gioco di carte collezionabili.
Trunks del futuro si unisce alla Pattuglia Temporale e, insieme a Chronoa, la Kaiohshin del Tempo, e ad altre vecchie (e amate) conoscenze del mondo videoludico, protegge lo spazio-tempo salvaguardando il corso degli eventi e fronteggiando la demoniaca Towa. Già con la storia, potremmo portare alla luce un’altra connessione del manga coi videogiochi, piuttosto esplicita; praticamente, parte delle vicende sono già state al centro della serie Xenoverse, svillupata proprio da Dinps per console.
All’interno del manga, c’è però di più. Insieme ai capitoli che narrano gli eventi veri e propri della serie, troviamo un capitolo bonus, dove i protagonisti non sono più Trunks e la Kaioshin, bensì personaggi ispirati a giovani giocatori in carne e ossa del videogioco a cui il manga è ispirato.
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La narrazione, oltre a sfondare la quarta parete con un tono divertente, spiega le meccaniche del titolo videoludico, portando in scena il bello di giocare al videogioco (e ai videogiochi). Azione, pericolosi nemici, nonché l’amore per i videogiochi: tutto questo, unito e messo in scena dal franchise di Dragon Ball. Cosa volere di più!?
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