Outlast 2: il massacro di Jonestown del 1978 ha ispirato gli sviluppatori

Lo scorso ottobre, Red Barrels ha annunciato il seguito del suo celebre survival horror del 2013, Outlast, originariamente distribuito per PC e poi giunto anche su console di nuova generazione (nel 2014). Durante l’annuncio, un breve teaser trailer ha mostrato una croce in fiamme in mezzo a un campo, prima che venisse capovolta facendo comparire il titolo del gioco. Da allora non se n’è parlato più, ma gli sviluppatori hanno confermato che Outlast 2 non sarà ambientato all’interno del manicomio del primo capitolo.

Adesso, grazie a una recente intervista condotta da Indie Games Level Up!, il cofondatore di Red Barrels – Philippe Morin – ha rivelato che Outlast 2 si basa su fatti realmente accaduti: come fonte di ispirazione per il gioco è stato infatti scelto il massacro di Jonestown del 1978. Morin pertanto dichiara: “Abbiamo fatto molte ricerche sulla questione Jonestown: si tratta del più grande suicidio di massa di tutti i tempi, penso, ed è ciò che abbiamo voluto considerare come fonte di ispirazione per Outlast 2. È collegato allo stesso universo del primo e stiamo ancora lavorando alla connessione dei due episodi, ma volevamo un prodotto nuovo, che facesse uscire i giocatori dall’ospedale psichiatrico, in modo tale che possano provare le stesse sensazioni di quando hanno visitato il Mount Massive Asylum la prima volta.”

Durante il massacro di Jonestown, venne ordinato un suicidio di massa con il cianuro, dove hanno perso la vita 913 persone.

FONTE: pressa2join.com

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