Durante la recente conferenza BlizzCon, tenutasi come ogni anno nel centro congressi di Anaheim, in California, tutto ci si aspettava da Blizzard tranne che l’annuncio di un nuovo franchise per PC. Con grande sorpresa dei partecipanti, infatti, il colosso di Activision ha presentato Overwatch, segnando così il suo approdo al genere FPS.
Overwatch, però, è un FPS che non presenta i tratti classici tipici del genere. La sua caratteristica principale è il comparto multigiocatore con uno stile di combattimento che prevede l’esecuzione di abilità, riprendendo un po’ il genere MOBA.
Overwatch è in parte figlio di un ex progetto Blizzard, Project Titan, MMO con visuale in prima persona e ambientazione sci-fi, lavoro però successivamente cancellato.
Come dichiarato dalla stessa Blizzard, Overwatch riprende alcuni elementi originariamente pensati per Project Titan, quali le mappe e l’attenzione al multiplayer, ma si tratta solo di alcune caratteristiche.
Overwatch riprende alcuni elementi originariamente pensati per Project Titan, quali le mappe e l’attenzione al multiplayer, ma si tratta solo di alcune caratteristiche.
Lo scenario in cui si delinea Overwatch è futuristico, un mondo con ampi progressi tecnologici che necessita l’aiuto di una task force in un momento di crisi globale. Con il ristabilirsi della pace, l’organizzazione viene poi sciolta. I suoi soldati, però, non hanno mai abbandonato del tutto la loro missione: dopotutto il mondo ha sempre bisogno di eroi.
Sono queste le premesse date ai giocatori, chiamati a vestire nuovamente i panni degli stessi eroi che hanno salvato l’umanità.
Overwatch presenta infatti una vasta gamma di personaggi, divisi in macro categorie a seconda del ruolo dato dalle loro abilità. Attualmente sono disponibili 12 eroi ma è stato annunciato che altri si aggiungeranno all’elenco. Il gioco è esclusivamente incentrato sulla modalità multigiocatore in squadre da 6 vs 6, con due modalità di gioco finora svelate: “trasporto” e “conquista”. Al momento non è stata annunciata la presenza di una campagna single player.
Overwatch presenta infatti una vasta gamma di personaggi, divisi in macro categorie a seconda del ruolo dato dalle loro abilità.
Nella modalità “trasporto”, l’obiettivo di una squadra sarà quello di trasportare un carico in un preciso punto della mappa, mentre lo scopo degli avversari sarà invece quello di rallentarne i progressi fino a far scadere il tempo. Con la modalità “conquista” vedremo le due squadre affrontarsi in uno scontro a fuoco per il dominio del territorio. Queste modalità saranno disponibili su mappe differenti, esplorabili anche verticalmente, di cui solo 3 sono state al momento annunciate.
Dal punto di vista del gameplay, Overwatch, come detto inizialmente, è un FPS, la cui componente MOBA viene messa in risalto dall’uso delle abilità dei personaggi. Inoltre la combinazione di quest’ultime darà vita ad attacchi letali. Sebbene i personaggi finora svelati siano solo una decina, sembrano soddisfare le preferenze dei giocatori, dando loro la possibilità di scegliere diversi stili di gameplay sulla base dei classici ruoli da curatore/supporto, attaccante e difensore.
Overwatch dà anche spazio alla componente strategica, permettendo al giocatore di cambiare personaggio ogni volta che viene sconfitto. Sostanzialmente questo permette di fare breccia nella strategia tattica dell’avversario, rispondendo colpo su colpo. Alcuni personaggi presentano inoltre abilità complementari, come a voler suggerire determinate sinergie tra i ruoli.
Dal punto di vista estetico, gli eroi sono ben caratterizzati e si presentano con uno stile colorato, fresco e brillante, in tipico stile Blizzard. Il loro design è ben fatto e ciò gli permette di non passare inosservati.
Overwatch dà anche spazio alla componente strategica, permettendo al giocatore di cambiare personaggio ogni volta che viene sconfitto.
Lo stile e le meccaniche di Overwatch non sono del tutto originali: sebbene altri titoli presentino caratteristiche simili, Overwatch riesce però a farsi perdonare grazie a un design fresco e colorato e all’intensa caratterizzazione dei personaggi, che fanno in parte dimenticare il “già visto”.
Non mancano inoltre alcuni dubbi, principalmente riguardanti il modello di business. Blizzard non ha ancora annunciato se intende continuare sull’onda del free-to-play con la possibilità di micro transazioni oppure ha intenzione di tornare alle origini dell’abbonamento mensile.
Overwatch, a nostro avviso, ha uno stile di gioco molto leggero e non si adatta all’impegno dato da un canone mensile.
Rimangono inoltre alcune perplessità sul bilanciamento dei personaggi e sulle meccaniche di gioco che lo rendono un ibrido tra FPS e MOBA, una miscela troppo singolare per essere apprezzata da tutti.
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