Per tutti Hironobu Sakaguchi è il papà di Final Fantasy ma gli anni si fanno sentire e il creativo giapponese sta seriamente pensando di andarsene in pensione.
Del resto anche chi lavora nel mondo dei videogiochi invecchia. In una recente intervista, Sakaguchi ha parlato addirittura di come ogni tanto debba andare a guardare su Wikipedia quello che della sua lunghissima carriera non riesce a ricordare. Il suo ultimo lavoro è un’esclusiva Apple Arcade chiamata Fantasian che sta per ricevere un grosso update, l’ultimo.
Tra l’altro, Fantasian sarà sicuramente l’ultimo in cui Sakaguchi collaborerà con Nobuo Uematsu, autore delle colonne sonore più iconiche della serie Final Fantasy. Ripensando al fatto che anche Final Fantasy fu, quando il creativo presentò il progetto a Square negli anni ’80, la scommessa di un uomo pronto a lasciare l’industria sembra insieme azzeccato e ironico che anche questo ultimo progetto debba chiamarsi così.
Da Final Fantasy a Fantasian: un cerchio che si chiude
Parlando della creazione di Fantasian, Sakaguchi ha ricordato che l’idea originale gli è venuta diversi anni fa rigiocando FF VI. Non è difficile capire perché il creativo giapponese dichiari di essere ancora molto legato alle meccaniche classiche del gioco di ruolo su turni e questo amore verrà infuso dentro Fantasian: “Siamo onesti, mi avvicino alla fine della mia carriera come sviluppatore di videogiochi. Allora ho pensato, ‘ proverò a sviluppare qualcosa in uno stile che conosco davvero, davvero bene e che a me personalmente piace giocare‘”.
E se siete tra quelli che hanno l’abbonamento Apple Arcade e vi capita di giocare a Fantasian, fatelo e godetevelo perché, nonostante Final Fantasy negli anni e con i diversi capitoli abbia anche sempre alzato un po’ di più l’asticella della creazione digitale, in questo caso siamo di fronte a dei quadri rinascimentali in 3D. Lo studio di sviluppo creato da Sakaguchi, Mistwalker, ha infatti creato un gioco completamente con diorama in 3D fotografati e poi utilizzati come sfondi.
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E come colonna sonora c’è ancora l’amico di sempre, Uematsu, che per l’occasione ha prodotto 60 tracce originali, più brevi rispetto ai pezzi sinfonici dell’epoca dei Final ma comunque meravigliosi con un mix di musica barocca e sintetizzatori.