Paga pochissime tasse e vivi più serenamente? Si può fare se compili questo form online. Ma attenzione perché la scadenza della domanda si avvicina.
Ci sono alcune regole che riguardano il pagamento delle tasse che possono risultare complicate da comprendere e da gestire da parte dei contribuenti.
Per questo è sempre positivo quando gli organi statali decidono invece di avere un atteggiamento che può rendere la gestione delle imposte più facile per i contribuenti stessi. Il caso più recente può riguardarti da vicino. La legge è stata modificata e quindi, se ti muovi con rapidità, puoi trovarti a pagare molte meno tasse. Ecco quello che devi fare è quello che devi sapere.
A seconda del proprio reddito annuale, lo Stato prevede che tutti i cittadini contribuiscano a quelle che sono le spese per i servizi pubblici in una proporzione stabilita dalle famose aliquote. Al di sotto di una certa soglia non si è tenuti a versare nulla, perché lo Stato ritiene che ci si trova in una condizione per cui non si hanno denari che possono essere reinvestiti nella comunità.
E anzi, se il proprio reddito è al di sotto della fascia minima si diventa destinatari di molte misure di sostegno, proprio perché non si è in grado di vivere degnamente. Per tutti gli altri occorre invece pagare le tasse in proporzione a quello che è il reddito dichiarato. Se però hai una partita IVA, quello che puoi fare è attivare, anche se ancora per poco, Il concordato preventivo biennale. Si tratta di un modo in cui si può lavorare con lo Stato per avere una cifra che rappresenta le tasse che andranno pagate per i due anni successivi.
Per chi lavora con la partita IVA sapere in anticipo quanto si pagherà di tasse aiuta a organizzare meglio il proprio tempo ma soprattutto il proprio denaro, senza brutte sorprese. Con il concordato preventivo eviti anche di entrare nel ginepraio delle cartelle per i ritardi nei versamenti che possono contribuire, purtroppo, a fare lievitare ulteriormente le Tasse che devi pagare.
Ci sono comunque dei requisiti precisi che vanno mantenuti per tutto il tempo in cui è attivo il concordato: quello più importante è relativo al proprio fatturato. Per i professionisti non si può chiedere concordato se si supera il limite degli 85 mila euro di guadagni totali. Il limite si alza un po’ per le imprese che hanno un limite che sale a 100 mila euro e fino a 110 mila euro per chi si trova ad operare nel commercio oppure nell’agricoltura.
L’altro importante requisito, che se hai una partita IVA o una piccola impresa probabilmente già porti avanti, è quello della fatturazione elettronica e della conservazione delle fatture. Come accennavamo all’inizio, la richiesta può passare attraverso un commercialista ma puoi anche lavorare in maniera autonoma, inviando tu stesso la richiesta con i documenti necessari attraverso il sito di Agenzia delle Entrate.
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