Ken Kutaragi, il papà indiscusso di PlayStation 1 tuona contro il metaverso. All’età di 71 anni l’attuale CEO di Ascent Robotics ha le idee decisamente chiare sulla non necessità di creare metaversi.
La sua visione è frutto ovviamente della sua lunga esperienza e anche se all’inizio potrebbe sembrarvi assurdo che una persona che dirige una società giapponese che si occupa di intelligenza artificiale se la prenda con il metaverso, in realtà quello che la sua Ascent Robotics sta facendo è una cosa diversa da quello che stanno portando avanti come discorso per esempio proprio PlayStation e altri.
Per Kutaragi i dispositivi per la realtà virtuale sono inutili e anzi assolutamente deleteri per il modo in cui il creativo giapponese sta gestendo il lavoro dentro Ascent Robotics.
Le dichiarazioni di Ken Kutaragi sono state raccolte dai colleghi di Bloomberg e sono quanto mai indicative di quello che il 71enne, tra i padri fondatori della prima console Sony, vede come possibile futuro: “trovarsi nel mondo reale è molto importante ma il metaverso sta per trasformare il quasi-reale in un mondo virtuale e non riesco a vedere la necessità di questo”.
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Nella sua disamina del metaverso Kutaragi sottolinea il fatto che con un dispositivo per la realtà virtuale ci si isola in realtà dal mondo mentre per esempio lo scopo del lavoro che la sua società di robotica e intelligenza artificiale sta portando avanti è proprio quello di portare il digitale nel mondo reale in modo che però non ci sia il pericolo di isolarsi.
Kutaragi quindi crede fermamente nella tecnologia ma in una tecnologia diversa, per lui “gli headset sono semplicemente fastidiosi” e infatti lo scopo della tecnologia che la sua Ascent sta sviluppando è quello di trasformare il mondo reale e gli oggetti che in esso si trovano in dati che possano essere compresi da un computer.
In pratica il papà della PlayStation punta adesso a darci robot che possano toglierci il peso di tutta una serie di lavori ripetitivi ma con una dose aggiuntiva di versatilità: “gli attuali robot non hanno software e sensori che possono essere alla pari con gli esseri umani nella comprensione del mondo reale e nel reagire alle cose che vedono per la prima volta, e il nostro obiettivo a breve termine è offrire una soluzione a questo problema. Perché vogliamo robot che siano in grado di creare una varietà di oggetti e non solo un numero infinito di unità della stessa cosa“.
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Uno scopo a più lungo termine è quello di riuscire a creare nel mondo reale degli ambienti virtuali senza dover utilizzare quindi un visore per la realtà virtuale, lasciandosi circondare da una serie di ologrammi. Il metaverso quindi per Kutaragi è inutile e bisognerebbe invece puntare su un futuro sul modello di Guerre Stellari.
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