In un’intervista rilasciata a Game Informer, Naughty Dog ha parlato di Uncharted: L’Eredità Perduta e ha spiegato le motivazioni che hanno spinto il team a realizzare un’espansione stand-alone, indipendente dal gioco base.
Naughty Dog pensò alla realizzazione di Uncharted 5, ma con la maggior parte dello studio concentrato su The Last of Us: Parte 2, l’idea è stata subito abbandonata in favore di un’esperienza più condensata, realizzabile nel giro di un anno. Il team aveva anche intenzione di realizzare qualcosa di fresco: con la storia di Nathan giunta a compimento in Uncharted 4, decise di optare per Chloe e Nadine. Venne preso in considerazione anche Sully, ma l’idea venne presto scartata a causa della scarsa agilità del personaggio.
All’inizio, l’idea era quella di realizzare un’esperienza di piccole dimensioni, sulla falsariga di Left Behind. Ben presto però il team si rese conto di avere tra le mani qualcosa di più grosso, che continuava a crescere durante lo sviluppo.
“Abbiamo avuto la rara opportunità di realizzare qualcosa di davvero stand-alone, a differenza di Left Behind, che era qualcosa di simile ad un pezzo mancante della storia di The Last of Us”, ha dichiarato Josh Scherr. “È una cosa che possiamo fare in maniera completamente indipendente, pur rimanendo nello stesso universo con gli stessi personaggi, esplorando nuove relazioni con loro”.
A tal proposito, il Game Director Kurt Margenau ha detto: “Abbiamo provato a non esagerare. Presto è diventato chiaro che con i nuovi personaggi e in questo tipo di Uncharted, doveva essere grande. Con tutti gli aspetti di gameplay che volevamo esplorare, necessitavamo di più spazio per respirare”.
Uncharted: L’Eredità Perduta verrà pubblicato durante quest’anno. La data d’uscita precisa non è stata ancora annunciata, ma probabilmente non dovremo attendere ancora molta.