Nella giornata di martedì 14 ottobre siamo stati invitati negli studi di Digital Bros a Milano per testare con mano un codice preview di PES 2015 in versione PS4, sensibilmente migliorato rispetto a quello presentato durante le ultime fiere di settore. Nel corso della prova siamo stati in grado di testare molte delle modalità che saranno presenti nella versione definitiva, ma di questo parleremo tra poco: prima di tutto è necessario focalizzarsi sul gameplay, croce e delizia di ogni simulatore sportivo che si rispetti. La parola “simulatore” non è assolutamente messa lì per caso, perché PES, pad alla mano, è finalmente un gioco di calcio realistico.
La parola “simulatore” non è assolutamente messa lì per caso, perché PES, pad alla mano, è finalmente un gioco di calcio realistico.
Dimenticatevi quindi le travagliate uscite delle scorse stagioni, al limite dell’arcade, quest’anno la direzione intrapresa da Konami, complice il debutto su PS4 e Xbox One, è di tutt’altro stampo: senza indugi scendiamo quindi in campo in un classico Derby della Madonnina, Milan – Inter; la prima novità appena si entra in partita è la telecronaca, quest’anno affidata a Fabio Caressa, il quale ci snocciola in breve le formazioni che andranno ad affrontarsi.
Dopo la battuta al centro ci si immerge totalmente nel nuovo gameplay, con un controllo palla rinnovato: non c’è più la sensazione di avere il pallone “incollato al piede”, i giocatori con meno tecnica (che nelle due milanesi vanno per la maggiore…) sono impossibilitati a partire e saltare mezza squadra come poteva accadere nelle vecchie iterazioni della serie. Ora ogni calciatore è ricreato fedelmente in base alle sue caratteristiche e alle sue movenze: avremo quindi la classica corsa di Cristiano Ronaldo, così come i movimenti tarantolati di Neymar. Il ritmo di gioco, inoltre, è molto più compassato e ragionato che in precedenza. Più che le azioni in solitaria, vengono premiati i fraseggi in orizzontale con l’inserimento fulmineo di un’ala come Robben o Ribery, che si vedrà consegnare il pallone in profondità dal centrocampista fuoriclasse di turno, per potersi involare facilmente a rete; tutto ciò è possibile anche grazie al Player ID, il sistema che si affida alle statistiche reali per simulare nel modo più fedele possibile i comportamenti in campo delle varie squadre con e senza palla, favorendo di conseguenza un’intelligenza artificiale più che buona.
Player ID si affida alle statistiche reali per simulare nel modo più fedele possibile i comportamenti in campo delle varie squadre con e senza palla, favorendo di conseguenza un’intelligenza artificiale più che buona.
Nella versione che abbiamo testato era disponibile anche MyClub, la modalità manageriale che vi permetterà di costruire da zero un team, cercando talenti in giro per il mondo grazie agli scout e assumendo membri dello staff come allenatori e preparatori con le loro preferenze in fatto di moduli e tipi di allenamento. MyClub è giocabile sia offline che online, e ogni partita disputata vi consentirà di guadagnare punti, spendibili per assumere nuovo personale o per reclutare un nuovo giocatore, in modo del tutto casuale (similmente a quanto accade con Ultimate Team in FIFA).
Ci è stato confermato inoltre il ritorno della Master League Online, con diverse migliorie che vi illustreremo in fase di recensione, quando i server saranno attivi. Inoltre, PES 2015 godrà di aggiornamenti settimanali, quindi nuove acconciature, esultanze strampalate, trasferimenti e tutto quello che può accadere nell’universo calcistico, verrà ripreso anche nel titolo Konami.
MyClub è giocabile sia offline che online, e ogni partita disputata vi consentirà di guadagnare punti, spendibili per assumere nuovo personale o per reclutare un nuovo giocatore.
Sul lato tecnico possiamo esprimerci per quel che si è visto finora, con molti giocatori fedeli alla controparte reale e un feeling dello stadio abbastanza coinvolgente, anche se forse da un titolo next gen ci si potrebbe aspettare un po’ di più: la telecronaca pecca in alcuni commenti (sentire “le squadre non affondano ancora l’attacco, hanno deciso di studiarsi” dopo 10 secondi di partita non è il massimo), ma confidiamo che siano aspetti rivedibili da qui all’uscita.
Sul lato tecnico possiamo esprimerci per quel che si è visto finora, con molti giocatori fedeli alla controparte reale e un feeling dello stadio abbastanza coinvolgente
In definitiva, il duro lavoro svolto da Konami quest’anno si vede, c’è la volontà di far tornare la serie ai fasti di qualche anno fa, e con la prima uscita su console di nuova generazione, c’è la concreta possibilità di lottare ad armi pari con la controparte EA. Appuntamento quindi con la recensione e con l’uscita di PES 2015, fissata al 13 novembre, per vedere come finirà questo scontro calcistico.