CDPR ha annunciato una nuova grande espansione per Cyberpunk 2077, ovvero Phantom Liberty. E fa la cosa giusta, ma troppo tardi.
Cyberpunk 2077 è uno di quei videogiochi che resterà nella storia, purtroppo per tutti i motivi sbagliati. Dopo anni e anni di spot pubblicitari e di hype creato dagli sviluppatori, con dichiarazione che oggigiorno possiamo certamente definire false, il titolo al lancio era un’accozzaglia di bug e di problemi tecnici. Quel titolo che tutti anelavano, che prometteva un’esperienza qualitativamente pari, o superiore, a The Witcher ma ambientata in un mondo Cyberpunk 2077, si è rivelato essere tutt’altro che perfetto. Il caos che è stato dopo ormai lo conoscono tutti a menadito. Playstation elimina il gioco dal suo store ufficiale, in migliaia chiedono e ottengono un rimborso (certe volte anche ingiustamente, ma lasciamo perdere), arrivano minacce di morte agli sviluppatori (lasciamo perdere…).
Poi ci sono furti di dati, leak, persone dall’interno che si lamentano del crunch, rivelazioni fatte dagli sviluppatori che avrebbero chiesto ai dirigenti almeno un altro anno di lavoro ecc. Cyberpunk 2077 era un titolo condannato già prima di uscire perché, proprio come le grandi corporazioni che critica e di cui ci parla durante l’avventura di V, tra un bug e un glitch, prodotto di una mentalità capitalistica e di una visione del mondo che mette soprattutto il fatturato al primo posto, i dirigenti del progetto hanno pensato solo al fatturato. E sono stati ampiamente puniti per questo. Ora però con il DLC Phantom Liberty, CDPR fa la cosa giusta, ma è troppo tardi.
Queste dichiarazioni erano praticamente ovunque al lancio del titolo, dai meme ai video ironici che mostravano i bug del videogioco. Sono uscite dalla bocca del CEO di CD Projekt Red, Adam Kaciński. Fu però il suo vice, Marcin Iwiński, a fare il famoso video di scuse pubblicato su YouTube, in cui appariva come un cane bastonato. Una delle lamentele principali fatte dagli sviluppatori e dagli stessi videogiocatori è che il titolo praticamente non gira affatto su PS4 e Xbox One. Un problema enorme se il presidente dell’azienda fa quella dichiarazione e se a dicembre 2020 trovare una PS5 o una Xbox Series X è più difficile che mettere le mani sul Graal.
Portare l’avventura di V su PS4, Xbox One, PS5, Xbox Series X|S, Stadia e PC ha reso il lavoro del team polacco impossibile, date le premesse e gli obiettivi del gioco. Portare un’esperienza che vuole essere next-gen dal punto di vista tecnico su una console uscita 7 anni prima del tuo videogioco non è affatto facile. Soprattutto se, come si è visto, parti da un prodotto che non hai ottimizzato bene, con evidenti problemi da ogni punto di vista e che vuole fare il passo molto più lungo della gamba. Ed ecco perché per il nuovo DLC in arrivo sono state fatte scelte importanti.
Con il nuovo DLC annunciato qualche giorno fa, Phantom Liberty, CD Projekt Red fa la cosa giusta. Decidendo di limitare l’espansione soltanto a PS5, Xbox Series X|S e PC, gli sviluppatori hanno finalmente pensato prima alla propria reputazione e al bene del videogioco, invece che al denaro. Certo potrebbe sembrare una scelta elitaria, ed è vero che chi ha acquistato il titolo per PS4 o Xbox One si ritrova non solo fregato a dicembre 2020 ma anche dimenticato a settembre 2022, ma è la cosa giusta. Troppo tardi però. Perché l’intero progetto era semplicemente troppo ambizioso e troppo acerbo per approdare sulle vecchie console, e l’enorme lavoro fatto dagli sviluppatori per lanciarlo (male) dappertutto ha finito col rendere ogni versione problematica al day one. Se si fosse deciso di limitarsi alla next-gen e di prendersi più tempo anche per Cybetpunk 2077, proprio come fatto con Phantom Liberty, forse, ora staremmo parlando di altro.
E’ giusto che il DLC arrivi solo su PS5, Xbox Series X|S e PC. Provare, ancora una volta ad accontentare tutti e lanciare il contenuto su tutte le piattaforme avrebbe quasi sicuramente portato allo stesso terribile risultato: un ammasso di bug non ottimizzato. Anche perché gli sviluppatori polacchi, e di questo bisogna dare loro merito, non hanno mai smesso di lavorare a Cyberpunk 2077, cercando di rendere l’esperienza finale migliore, con risultati alterni. Non hanno lavorato a Phantom Liberty tutto questo tempo, anzi.
Attendiamo il 2023. Un’ultima danza insieme, un ultimo tuffo a Night City ancora una volta dal sapore agrodolce, tra rabbia, delusione e speranze. Prima di passare oltre, insieme, videogiocatori e sviluppatori insieme. Prima di pensare al nuovo The Witcher , dove non si può sbagliare proprio nulla.
“Voglio solo che il mondo sappia che ero qui, che contavo” – V.
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