Da qualche giorno circolava in rete una notizia riguardante alcuni rivenditori brasiliani i quali avrebbero modificato illegalmente alcune console next gen Sony riuscendo persino a clonare i suoi maggiori giochi.
Il recente articolo pubblicato sul sito brasiliano UOL Jogos ha purtroppo dato conferma a molti sospetti e alcuni suoi inviati, dopo alcune verifiche sul posto, hanno spiegato l’accaduto.
Diversi rivenditori brasiliani hanno infatti scoperto un sistema per hackerare le console PlayStation 4 grazie al quale è possibile poi installare una serie di videogiochi “piratati”.
Il procedimento, riporta il sito, invalida la garanzia, formatta l’hard disk e infine applica modifiche all’hardware e al software della console. Una volta effettuate questi cambiamenti verranno poi installati una serie di videogiochi scelti in quanto clonati e non originali.
Gli unici inconvenienti di questo procedimento sarebbero la presenza di un secondo account sulla console e la mancanza di spazio sull’hard disk: per installare altri giochi bisogna infatti rivolgersi al rivenditore che ha effettuato la modifica alla console.
Non ci sono altri problemi, assicurano i rivenditori a cui UOL Jogos hanno chiesto informazioni, fingendosi interessati. Non ci sono differenze visibili tra i giochi originali e quelli clonati, si possono aggiornare e si può giocare online senza il rischio di venire bannati.
I prezzi sono addirittura convenienti e in questo modo la pirateria viene incentivata. La modifica della console avviene infatti in 3-4 giorni e il costo per l’operazione è di circa $R300 (meno di 100 euro) e l’offerta include anche l’installazione di 10 videogiochi clonati tra cui FIFA 15, Mortal Kombat X, Battlefield Hardline e Call of Duty: Advanced Warfare. L’installazione di un nuovo gioco costa invece dai $R30 ai $R50 (dai 10 ai 15 euro), a seconda del tipo di videogioco.
Non è la prima volta che accade una cosa del genere ma è da segnalare come questi rinvenditori brasiliani ne stiano traendo ampio profitto considerando che la voce si è presto sparsa e le richieste sono state tantissime.
Questa volta però sembra che i rivenditori di queste console modificate e i rispettivi proprietari non la passeranno liscia: UOL Jogos ha infatti contattato Sony per informarla dell’accaduto e la risposta è stata: “stiamo prendendo provvenimenti.”
Fonte: UOL Jogos