Playstation ha tirato una frecciatina ad Xbox, affermando attraverso il suo CEO che i soldi non sono tutti per creare grandi prodotti.
PlayStation sta competendo ferocemente con Xbox e per tenere il passo sa che qualcosa deve cambiare, inevitabilmente. Perché l’azienda americana non sta di certo con le mani in mano e, anzi, è pronta a dare una mazzata al mercato videoludico dopo qualche anno di troppo in stand-by. Con il famosisismo e sempre più diffuso Game Pass, Xbox mira a dare a tutti i suoi videogiocatori la possibilità di provare i prodotti del catalogo gratuitamente in cambio di un abbonamento.
Ma non solo, ultimamente si parla tanto di una nuova strategia per puntare a vendere solamente questo abbonamento senza console. Infatti Microsoft sta collaborando con dei produttori di TV per integrare un servizio che permetta ai giocatori di poter usufruire dei prodotti di Xbox anche senza disporre della console.
Frecciatina di Playstation ad Xbox, c’entrano i soldi
PlayStation si sta trovando ad affrontare un avversario molto più temibile che in precedenza, e senza dubbio sta facendo le sue riflessioni per cercare di comprendere come muoversi. Intanto però, all’esterno, la comunicazione che adotta continua a comunicare una certa sicurezza e una filosofia che ormai tutti conosciamo.
Il CEO della compagnia nipponica, Jim Ryan, in un’intervista concessa a Stephen Totilo per Axios ha lanciato una frecciatina ad Xbox. Parliando del momento dell’industria, ha affermato: “Sarebbe riduttivo nutrire gli studi solamente garantendo fonti di denaro”.
Per il dirigente di Playstation, infatti, è importantissimo anche supportare i propri artisti e i prorpi studi, aiutandoli nel processo creativo. “Quando Sucker Punch ci ha presentato Ghost of Tsushima non era il gioco che pensavamo stessero producendo”, ha rivelato. “Ma non abbiamo fermato niente, non siamo stati così rigidi, li abbiamo incoraggiati”.
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Ed è una strada che Sony ha chiaramente steso, con la voglia di puntare soprattutto alle IP di qualità piuttosto che ad acquistare studi di sviluppo, dato che non possiede minimamente la potenza economica che Microsoft vanta in questo momento storico.