Ogni nuova console chiama nuovi titoli. Dentro Playstation pare proprio che in alto si sappia già che tipi di giochi usciranno per PS6.
Siamo nel pieno delle fibrillazioni per l’arrivo della prossima console Nintendo Switch 2 ma è chiaro che nè Microsoft nè Sony stanno a guardare e dietro le quinte si lavora già sul futuro.
Un futuro che, almeno per quello che riguarda Playstation, sarà composta da alcune tipologie di videogiochi molto precisi. Le dichiarazioni rilasciate di recente dai due co-CEO di Playstation in occasione dei 30 anni della console ci danno uno spaccato. Ci piacerà?
Come saranno i videogiochi di PS6?
Con questo 2024 che si avvia a conclusione si comincia già a guardare all’anno prossimo e alle nuove tecnologie in arrivo. Nel 2025 vedremo la nuova console Nintendo, questo progetto segreto anzi segretissimo di cui ogni tanto sembrano uscire dei leak che però poi si rivelano fasulli. Ma anche Sony e Microsoft stanno lavorando alle nuove iterazioni delle loro console.
E si parla anche tantissimo di console portatili. Ma, insieme alle console, devono arrivare anche i videogiochi. Una delle rimostranze fatte con l’uscita di PS5 Pro, per esempio, è stata che non ci sono titoli costruiti appositamente per le specifiche tecniche della versione Pro. Ma nel futuro che cosa vedremo in termini di videogiochi?
Secondo le dichiarazioni di Herman Hulst, intervistato di recente anche dai colleghi di BBC, il futuro sarà in qualche modo influenzato dall’esperienza innovativa portata dall’intelligenza artificiale ma ci sarà anche ancora spazio per le opere dell’ingegno costruite con un tocco umano.
Il colosso quindi non esclude a priori l’utilizzo delle nuove tecnologie, nonostante le critiche estremamente feroci e circostanziate a tutto quello che per esempio ruota intorno all’intelligenza artificiale generativa in termini di raccolta non etica del materiale di partenza e utilizzo della tecnologia per sostituire gli esseri umani creativi.
Quello che però sembra trasparire dalle parole di Hulst è che un domani vedremo utenti che sono attratti da tipologie diverse di prodotti e per questo “sarà cruciale” trovare il giusto equilibrio tra l’apporto dato dall’intelligenza artificiale (anche se in questo momento ci sfugge quale potrebbe essere a parte quello meramente economico) e il lavoro dei developer in carne e ossa.
Abbiamo visto di recente che cosa è successo nel momento in cui qualcuno ha provato ad utilizzare le IA generative per un prodotto molto amato. La speranza è che questa reazione si ripeta ogni volta con la stessa forza e non solo riguardo i titoli che potrebbero o non potrebbero uscire per PS6, ovviamente.
Nel panorama dei videogiochi anche noi siamo ormai convinti che le tecnologie a base di intelligenza artificiale generativa finiranno con il trovare un posto, la speranza è che i giocatori e le giocatrici riescano a dare valore alla creatività umana e a riconoscere quando viene loro proposto qualcosa che serve solo ad aprire il portafoglio e con la profondità di una pozzanghera il mese di agosto.