Rise of the Ronin, il nuovo titolo action prodotto da Team Ninja e previsto in arrivo nel 2024, è chiaramente un prodotto su cui PlayStation punta tantissimo. La dimostrazione viene da una mossa fatta dalla società.
Il gioco, ambientato nel Giappone del 1863, è stato sicuramente uno dei titoli più chiacchierati e meno prevedibili dell’ultimo State of Play organizzato da Sony. Soprattutto perché Team Ninja e Koei Tecmo ci sembravano già abbastanza occupati con Wo Long: Fallen Dynasty e di certo non avremmo potuto prevedere che presentassero un titolo GDR action a mondo aperto con questo livello di ambizione. Non è la prima volta che Team Ninja lavora nell’ambientazione giapponese ma qui quello che tanti faranno, e su cui molti commenti in futuro si concentreranno, sarà il paragone con l’altra grande esclusiva PlayStation: Ghost Of Tsushima.
Anche se, probabilmente Sony PlayStation tiene a Rise of the Ronin ancora più di quanto ha tenuto proprio a Ghost of Tsushima. La dimostrazione viene dal fatto che ha deciso di dare nuova linfa e un secondo team di sviluppo da affiancare a Team Ninja.
La conferma che ad occuparsi dello sviluppo di questa nuova grande esclusiva action per PlayStation non sarà soltanto Team Ninja viene da Twitter. Il profilo che ha generato il piccolo terremoto è quello di Jason Stewart, Senior Producer di quel Sony XDEV che negli anni ha assistito nello sviluppo di titoli come Detroit: Become Human di Quantic Dream e Sackboy: A Big Adventure di Sumo Digital. Stewart ha pubblicato alcune foto relative alla sua visita al Tempio Meiji Jingu e con l’occasione ha dichiarato: “E’ un privilegio lavorare su un titolo entusiasmante come Rise of the Ronin insieme a Yasuda-san di Team Ninja”.
Il messaggio pubblicato da Stewart sul social dell’uccellino azzurro rimanda anche al trailer pubblicato giusto una settimana fa. Un trailer che viaggia a oltre un milione di visualizzazioni e con più di 3 mila commenti. E proprio tanti di quelli che hanno voluto lasciare un proprio pensiero sottolineano come siano stati colti di sorpresa nel sapere che Team Ninja sta gestendo due progetti così grandi e complessi allo stesso tempo. Altri apprezzano che si tratti di un titolo che non si occupa genericamente dei ninja ma con una radice storica profonda e realistica: il 1863 non è infatti un anno scelto a caso.
Gli anni ’60 del 1800 segnano per il Giappone l’inizio della fine dell’isolamento dall’occidente e quindi anche l’inizio di un periodo di cambiamenti violenti, la cosiddetta Era Bakumatsu. Un periodo interessante da trattare nei videogiochi. E a giudicare dall’amore che Sony sta già riversando sul progetto di Team Ninja affiancandogli XDEV, oltre ad essere un interessante esperimento, Rise of the Ronin si preannuncia un titolo spettacolare. Speriamo soltanto che nel 2024, per quando è prevista l’uscita, tutti siamo riusciti a mettere le mani su una PlayStation 5.
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