Sony si è lanciata dopo Oculus nell’esplorazione della realtà virtuale, ma ha le idee ben chiare sui problemi da risolvere. Lo stesso Palmer Luckey di Oculus, tempo fa, avvertì il colosso giapponese di fare attenzione a non indurre motion sickness nei giocatori e Sony gli ha dato ascolto. Durante il Montreal International Game Summit 2015, il Technical Account Manager Vernon Harmon ha ribadito agli sviluppatori presenti all’evento l’importanza di un’esperienza fluida e priva di cali del frame rate. Se su console questi possono essere fastidosi, ma tollerabili, nel caso della VR il problema è ingigantito e può generare nausea nei giocatori.
“Quasi sempre 60 FPS non è abbastanza” – si legge in una slide della sua presentazione. “60 FPS stabili sono il minimo. Ogni frame scartato può mettere il giocatore a disagio”.
La chiosa è quasi illuminante: “cercate di puntare ai 90 FPS“!
Potete guardarvi un video dell’intervento di Vernon qui sotto.
Fonte: SegmentNext
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